Vado Ligure. Dovrebbe tenersi oggi pomeriggio a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, l’atteso vertice sulla centrale elettrica di Vado Ligure. Il condizionale è d’obbligo, dopo i ripetuti rinvii: l’incontro era stato in origine calendarizzato per l’11 dicembre, quindi rinviato al 12, quindi al 18. La sera del 17 dicembre nuovo slittamento, per via della richiesta, da parte del Ministero, di nuovi approfondimenti tecnici.
Una decisione che aveva mandato su tutte le furie le istituzioni locali, i sindacati e i lavoratori, che avevano sollecitato con forza un incontro prima delle feste natalizie. Oggi, salvo ulteriori dietrofront che a questo punto avrebbero del clamoroso, dovrebbe essere la volta buona.
Alla riunione romana dovrebbero prendere parte, come già previsto, la Presidenza del Consiglio e i ministeri interessati (Ambiente, Salute e Sviluppo Economico), con l’obiettivo di trovare una soluzione per una possibile riapertura del sito vadese. Sul tappeto, però, la questione del sistema delle centrali termoelettriche e a carbone in Italia.
“La nuova convocazione – spiega Fulvia Veirana, segretario Cgil – è il frutto della risposta composta del territorio. Siamo soddisfatti. Auspico che non ci siano ulteriori rinvii e ci siano gli esiti degli approfondimenti tecnici richiesti. Ci aspettiamo che l’incontro ci consegni una prospettiva definita per i lavoratori di Vado”.