Rebus province, da gennaio a rischio servizi e posti di lavoro: venerdì 5 dicembre incontro in Regione

provincia savona

Liguria. Da Savona il grido di allarme è stato lanciato solo una decina di giorni fa, ma l’emergenza riguarda tutte le province. Il rischio è quello di dover fare a meno di servizi vitali per territorio e cittadini a partire dal 1 gennaio 2015. Strette tra riforma delle autonomie locali che prevede la loro abolizione e tagli di bilancio sempre più ingenti, le province si trovano così a non poter più garantire manutenzione delle strade, servizi al lavoro o l’edilizia scolastica.

Un vero e proprio rebus su cui si tenterà di fare il punto venerdì prossimo, durante una riunione convocata dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, dal presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Liguria Marco Doria e dal presidente dell’URLP (Unione Regionale Province Liguri) Monica Giuliano.

Un passo necessario, secondo i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che plaudono ad un’occasione in cui “finalmente Regione, Province, Comuni capoluogo si confronteranno, davanti agli altri rappresentanti della Comunità locale, per individuare soluzioni condivise ai problemi aperti dall’attuazione della L. 56 sul riordino di Città Metropolitana, Province e Comuni”.

“L’iniziativa – spiegano ancora – è ovviamente rivolta anche al Governo, affinché riconsideri entità e distribuzione dei tagli previsti, che rischiano di affossare già a partire dal prossimo anno, il sistema di servizi dell’intera comunità ligure, a cominciare da quelli di Province e Città Metropolitana”.

Con i servizi, però, sono a rischio anche i posti di chi nelle province in estinzione lavora: per questo Cgil, Cisl e Uil dichiareranno lo stato di agitazione. Secondo la legge ì, ricordano i sindacati, ” è previsto che il personale trasferito dalle province mantiene la posizione giuridica ed economica”.

“La responsabilità di adempiere a tale impegno, pur nella consapevolezza della scarsità di risorse, spetta in solido -concludono – all’intera pubblica amministrazione ligure, e Cgil Cisl Uil di categoria sono da tempo, più che disponibili a conoscere e misurare volontà politiche che permettano di allocare in modo più efficace ed efficiente risorse e funzioni. Se si scoprisse che ormai è troppo tardi per trovare soluzioni coerenti e sostenibili sarà chiesto a Province e Comuni di fare un passo indietro e riconoscere alla Regione di individuare quale soluzione temporanea l’acquisizione di tutto il personale non legato alle funzioni fondamentali, con le relative risorse”.