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Cemento, M5S Finale all’attacco: “Frascherelli non conosce la storia della città, ora dica cosa vuole per il futuro”

michele menardi noguera

Finale Ligure. “Durante ogni riunione pubblica il sindaco Frascherelli ricorda ai cittadini che i danni e le frane provocate dalle recenti e consistenti piogge non sono solo da attribuire al cambiamento climatico, all’incuria, alla mancata manutenzione del territorio e dei ritani, ma anche alle speculazioni edilizie degli anni ’60 e ’70. Citiamo le sue parole: ‘la nostra generazione ha ereditato un territorio dagli anni ’60-’70 lungamente sfruttato, nostro dovere rimediare agli errori del passato per preservare il nostro futuro’. Forse il nuovo Sindaco ignora o ha dimenticato una parte fondamentale della storia degli ultimi 20-30 anni”. L’attacco arriva dal Movimento 5 Stelle di Finale Ligure.

“Forse il primo cittadino – continuano Michele Menardi del Movimento – non è a conoscenza che alcune persone che compongono la sua maggioranza hanno rivestito ruoli politici in passato (Assessore ai LL.PP., Assessore all’Urbanistica e Edilizia Privata) che hanno contribuito a cementare il territorio in modo considerevole. Per questo desideriamo informare il sindaco su quello che è successo negli anni ’80, ’90 e 2000”.

E qui inizia l’elenco: Caso Teardo, anni ’80, tangentopoli, speculazione edilizia San Bernardino e dintorni, bufera sul Partito Socialista allora al governo della città. “Anni ’90, amministrazione Cervone – ricorda il M5S – viene redatto il nuovo P.U.C. preliminare che getta le basi per tornare a costruire e a speculare nella nostra cittadina senza se e senza ma, si adottano varie tecniche, zona pallino rosa, zona amici, zona voti”.

Arrivano gli anni 2000: “Amministrazione Richeri che redige il P.U.C. definitivo, dando il via alle nuove speculazioni di destra e di sinistra: prove di larghe intese. Si dà il via alle costruzioni di decine di garage in terra e in cielo e in ogni luogo, in ogni pezzo di giardino che sfugge all’occhio umano. Vengono concessi magazzini agricoli interrati che si trasformano come per incanto dopo poco tempo in abitazioni. Si concedono le cosiddette casette agricole spalmate in ogni frazione e per non farci mancare niente recentemente si stanno costruendo ancora palazzi a Finalpia come negli anni ’60 e ’70”.

Si arriva quindi all’amministrazione Frascherelli da poco insediata, “che si presenta con un programma degno dell’enciclopedia ‘Treccani’ in nome del cambiamento, dell’innovazione e in discontinuità col passato – ironizzano i 5 Stelle – Ne prendiamo atto però non abbiamo ancora capito in che modo si attuerà questa discontinuità dalle altre amministrazioni, quali linee politiche il nuovo sindaco intende tracciare: meno cemento, cemento così così, più cemento? Speculazioni grandi, medie, piccole? O niente di tutto questo?”.

“Ricordiamo inoltre che il sindaco ha il dovere di informare la popolazione e anche le minoranze sugli obbiettivi che l’Amministrazione si prefigge sul futuro della nostra città – concludono i ‘grillini’ – Attendiamo risposte”.