Savona. Avrebbe ceduto una quota di alloggi all’interno del Crescent di Savona ad un prezzo inferiore a quello di mercato, “risparmiando” così in tasse. Questa l’accusa rivolta ad Aldo Dellepiane, ex patron di Orsa 2000, dopo un accertamento dell’Agenzia delle Entrate e il contestuale avvio di una indagine in procura.
Secondo quanto sostenuto dall’esposto dell’Agenzia, quando la società Orsa 2000 ha ceduto una quota di alloggi all’imprenditore Paolo Campostano, quale pagamento per le aree ex Italsider su cui il Crescent sorge, avrebbe fatto risultare nelle carte un prezzo inferiore a quello reale. Una “discrepanza” di circa 5 milioni di euro, utile ad abbattere in parte la cifra dovuta all’Erario.
Da Dellepiane e dalle aziende di famiglia, per ora, bocche cucite. Anche se, a quanto sembra, il patron del Savona Calcio è già stato in Procura per iniziare a chiarire la situazione, ed anche con l’Agenzia delle Entrate la trattativa sarebbe già cominciata. La tesi della difesa sarebbe semplice: il valore di quegli alloggi è cambiato nel tempo, e quello che oggi appare un prezzo “fuori mercato” corrisponderebbe però a quanto pattuito quasi 10 anni fa.