Savona. La nomina di Angelo Vaccarezza (presidente della Provincia in carica fino al 12 ottobre) ai vertici di IPS è ancora al centro delle polemiche. Non solo di carattere politico, ma anche sotto l’aspetto formale e giurisdizionale, con diretto riferimento alla legge anticorruzione che prevede che un istituto a diretta nomina e controllo di enti pubblici, in questo caso Comune di Savona, Provincia e Filse, non possa avere un amministratore di questi enti per almeno due anni. E considerato che la nomina di Angelo Vaccarezza è arrivata quando Angelo Vaccarezza ricopriva la carica di presidente della Provincia ecco il dubbio di legittimità sull’incarico.
E’ lo stesso Vaccarezza a precisare la situazione, chiarendo come “Comune di Savona, Provincia e Filse avevano espresso perplessità sul fatto che io fossi ancora presidente della Provincia, tuttavia la presidenza di IPS ha un valore di rappresentanza, non operativo, e quindi c’era stato l’ok per la mia nomina e si era che non ci fosse alcuna incompatibilità”.
“Quanto alla legge anticorruzione, se c’erano perplessità dovevano essere sollevate a luglio, quando è emersa la disponibilità del sottoscritto per l’incarico – aggiunge Vaccarezza -. Tuttavia ho dato mandato alla Provincia di chiedere un parere all’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, e attendo una risposta per sapere se potrò proseguire con l’incarico, altrimenti darò immediatamente le dimissioni: attendo l’esito con molta serenità”.
“Certo, se a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca – ricordando la famosa frase di Giulio Andreotti -, penso che questo dubbio doveva essere sollevato tre mesi fa, durante la discussione sul cambio dei vertici di Ips” conclude Vaccarezza.