Cronaca

Sanzione per un errore nella dichiarazione dei redditi, contribuente attacca la Uil: “Revoco l’iscrizione, silenzio invece che aiuto”

dichiarazione dei redditi modello unico

Savona. E’ raro trovare un lavoratore che prende le distanze da un sindacato, ma è quello che invece accade a Savona dove una dipendente della pubblica amministrazione ha chiesto la revoca della sua iscrizione alla Uil. Tutto nasce da un errore nella compilazione della dichiarazione dei redditi del 2008 della donna, che aveva usufruito dell’assistenza del Caf della Uil di corso Tardy e Benech.

Il documento, secondo quanto rilevato dall’Agenzia delle Entrate, conteneva un errore per il quale il Fisco ha chiesto al contribuente di restituire la somma non dovuta, circa settecento euro tenendo conto anche di sanzioni e interessi. Dopo aver ricevuto la lettera la dipendente pubblica si era rivolta alla Uil per chiedere che il sindacato su assumesse la propria responsabilità in ordine al pagamento della sanzione e degli interessi.

In un primo momento, come racconta la diretta interessata, è stato necessario ricorrere ad un legale “per sollecitare una risposta da parte della Uil”, ma poi tutto sembrava risolto. “Avevo parlato personalmente con il Dr. Giangrande, che mi aveva assicurato di aver coinvolto l’assicurazione e che, quindi, avrei avuto restituita la somma in questione”. Parole alle quali secondo la dipendente pubblica non sono poi seguiti fatti: “Ad oggi, nonostante i miei numerosi successivi solleciti, non ho avuto avuto alcuna risposta, alcun rimborso né alcuna ulteriore comunicazione da parte della Uil, che semplicemente adotta il sistema del silenzio”.

Davanti a questo comportamento la donna ha scritto alla sigla sindacale per comunicare la revoca della sua iscrizione: “Essendo ormai trascorsi quasi due anni da quando informai il caf Uil dell’errore commesso, chiedendo il risarcimento di quanto dovuto, ritenendo questo comportamento assolutamente contrario a quella che dovrebbe essere la finalità di un’organizzazione sindacale meritevole di tale nome revoco l’iscrizione al sindacato con decorrenza dalla prima rata utile”.