Savona. “Le mie parole su Acam non c’entrano nulla con il rispetto per territorio, cittadini e lavoratori”. Ribatte così il primo cittadino di Savona, Federico Berruti, ai sindaci spezzini che lo avevano criticato per le sue affermazioni sull’azienda pubblica de La Spezia.
Berruti aveva infatti dichiarato per “per Acam si prospettano soluzioni che non capisco, serve grande chiarezza”, pungolando così Raffaella Paita, l’altra candidata forte alla corsa per le regionali, che proprio da assessore comunale spezzino aveva seguito la vicenda della multiutility prima di essere eletta in Consiglio regionale. I sindaci della provincia levantina lo avevano criticato dicengli “che prima di parlare di Acam si deve informare bene”.
Ora Berruti incalza: “Cavarra (sindaco di Sarzana, ndr), che oggi pontifica Acam, solo un mese fa dichiarò ‘Pagheremo Acam quando avremo un servizio decoroso’. Quelle sì che sono parole poco rispettose verso un’azienda e i suoi lavoratori. Io non mi permetterei mai di usarle”.
“Attraverso Filse la Regione ha investito in Acam 24 milioni di euro – spiega – di cui 4 sottoscrivendo un aumento di capitale e 20 acquisendone gli immobili. 24 milioni sono tanti soldi e sono dei cittadini liguri. Mi interessa capire quale sia stato il motivo di questo investimento e perché sia stato considerato a favore dello sviluppo economico della Liguria”.
Il sindaco savonese si chiede inoltre “perché non si sia effettuato un analogo investimento, ad esempio, in Ata o nel Consorzio Depurazione di Savona, aziende pubbliche omologhe di Acam. Il rispetto per territorio, cittadini e lavoratori vale in tutta la Liguria”, conclude.