Cronaca

Poliziotti aggrediti da rifugiati eritrei, il Coisp attacca: “Gli agenti non ce la fanno più”

158° festa della Polizia

Savona. “Qualcuno si stupisce ancora per quanto accaduto?! Noi purtroppo no”. E’ amaro il commento di Emiliano Bianchi, segretario provinciale del Coisp, dopo l’aggressione subita da alcuni poliziotti savonesi durante il servizio da parte di alcuni rifugiati eritrei.

Bianchi si dice anzi convinto che “se non ci sarà un drastico cambio di rotta da parte del Governo e dei vertici della Polizia andrà sempre peggio. Sommando un’incompetente ed inefficace politica sull’immigrazione ad una quasi totale indifferenza verso le reali necessità della Polizia di Stato il risultato non può che essere quanto accaduto nella giornata di ieri”.

“Non è più accettabile che a pagare le inefficienze di un’amministrazione centrale cieca e sorda siano sempre e solamente gli agenti che quotidianamente prestano servizio su strada – attacca poi il Coisp – Un servizio quotidiano svolto senza l’equipaggiamento e gli strumenti idonei per interventi rapidi ed efficaci che da anni chiediamo; senza precise, chiare ed inequivocabili regole d’ingaggio; senza un adeguato turn-over per dare il giusto respiro a chi lavora in strada da anni; senza nessuna forma di tutela ed anzi con la quasi certezza di sentirsi dare come minimo del ‘cretino’ (se non peggio) in caso di errore ancor prima che si analizzino i fatti; senza ormai da alcuni anni una progressione economica che salvaguardi almeno l’inflazione; senza infine quella giusta serenità che sarebbe essenziale per operare al meglio in un lavoro delicato come quello del poliziotto”.

“La misura ormai è quasi colma – conclude Bianchi – e non si può più sperare che bastino solamente l’alto senso del dovere e la professionalità di ogni singolo poliziotto per far andare avanti la baracca. Noi continueremo a gridarlo con forza, e ci attiveremo per farlo capire e sentire a chi non lo vuole capire e, soprattutto, non lo vuole sentire: i poliziotti non ce la fanno più”.