Liguria. Il segretario “genovese” Matteo Bianchi è stato eletto all’unanimità nuovo segretario regionale del Coisp, sindacato delle forze di polizia. Sono entrati a far parte della segreteria anche due savonesi, Salvatore Finocchiaro e Agostino Pesce.
Il primo intervento del neosegretario si è incentrato sulla presenza della ‘ndrangheta anche nella nostra regione, come emerso dai recenti fatti di cronaca. “In questi giorni abbiamo appreso dell’ennesimo arresto avvenuto nella nostra Regione, disposto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Torino, che per l’ennesima volta, se qualcuno aveva ancora dei dubbi, ha ribadito che purtroppo anche il Liguria la mafia c’è ed è più che mai attiva. E non si può assolutamente abbassare il livello di guardia, ma anzi incentivare senza risparmiarsi il quotidiano e prezioso operato delle forze dell’Ordine”.
“Questo arresto dimostra l’appetibilità del nostro territorio per coloro che delinquono in maniera organizzata – ha continuato Bianchi – e giunge a pochi giorni dal primo rapporto trimestrale ‘le mafie al nord’ presentato dalla Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’On.le Rosy Bindi, ove si è dimostrato con dati oggettivi che il nostro territorio non è per nulla esente da infiltrazioni di tipo mafioso, anche rispetto ad altre realtà con un diverso profilo economico e popolosità del territorio. A nostro avviso i numeri non sono per niente confortanti, ma anzi dovrebbero far pensare ad una maggiore presenza sul territorio da parte di coloro che garantiscono la legalità, ossia le Forze dell’Ordine”.
Ancora Bianchi: “Sembra che a preoccuparsi dell’impatto criminalità siano oggi rimasti pochi soggetti, anche perché non bisogna assolutamente dimenticare che sulla Regione Liguria pende ancora la spada di Damocle della prevista chiusura su tutto il territorio di venti uffici della Polizia, che di fatto peggiorerà sensibilmente in termini di prevenzione e contrasto dei reati, lasciando moltissime voragini sul vasto e tortuoso territorio della nostra Regione, a discapito di chi esige legalità”.
“Per capire la gravità della situazione del nostro territorio basta pensare che per mafia sono stai sciolti due comuni dell’estremo ponente Ligure – ha concluso Bianchi – ed oggi la risposta del nostro Governo sarebbe quella di chiudere una serie infinita di presidi di Polizia? Noi auspichiamo che questo non accada, anche perché chiunque abbia un barlume di ragione eviterebbe questo assist alla criminalità, perché bisogna ricordarsi che la mafia non si arresta da sola, ma molto spesso la stessa è fermata grazie al lavoro in equipe di molte figure istituzionali che collaborano in sinergia tra loro, e come per quello riportato dalla cronaca di ieri i risultati molto spesso sono sotto gli occhi di tutti, tranne forse dei nostri governanti”.
