Alassio. Domani, venerdì 25 luglio alle ore 21,30, si terrà sulla terrazza sul mare dell’Hotel Savoia in via Milano 14 (in caso di cattivo tempo la manifestazione si sposterà all’Hotel dei Fiori di via viale Marconi 78, a pochi passi dall’Hotel Savoia) la cerimonia di premiazione del “Premio Mario Pannunzio Alassio 2014” da parte del professor Pier Franco Quaglieni, presidente fondatore del Centro Pannunzio.
Il premio verrà conferito ad Anna Vittoria Chiusano, avvocato penalista del Foro di Roma e Torino, presidente della Camera Penale del Piemonte Orientale e della Valle d’Aosta, e a monsignor Angelo De Canis, parroco di Alassio da 30 anni, figura carismatica della Chiesa ligure.
Il “Premio Mario Soldati 2014” verrà assegnato all’Arma dei Carabinieri in occasione del bicentenario della fondazione. Il presidente della Repubblica ha conferito all’evento una Medaglia di benemerenza inviata alla sezione ligure “Roberto Baldassarre”, coordinata dal 2011 da Marco Servetto, che introdurrà l’incontro. Il Prefetto di Savona Basilicata ha inviato il suo saluto ai premiati e all’iniziativa.
“Abbiamo voluto premiare un personaggio di caratura nazionale come l’avvocato Chiusano – dice Quaglieni, presidente dei due premi -, abbinandolo ad una figura alassina di grande spicco come monsignor De Canis, per riaffermare la prospettiva nazionale del Centro Pannunzio nel quadro di un profondo radicamento sul territorio alassino. Abbiamo altresì voluto riaffermare che il Centro Pannunzio, laico per cultura e tradizione, ha grande rispetto per la religione cattolica, praticando l’insegnamento di Benedetto Croce di cui verrà letto da Beatrice Astegiano un passo del suo ‘Perché non possiamo non dirci cristiani’, un titolo tanto citato quanto poco conosciuto. A commento del premio all’avvocato Chiusano verrà letto l’articolo 27 della Costituzione che sancisce la presunzione di innocenza, un cardine della civiltà giuridica liberale, spesso di fatto ignorato o disatteso in nome di un giustizialismo che cozza contro i principi stessi della libertà e della democrazia”.
L’Arma dei Carabinieri a 200 anni dalla fondazione verrà festeggiata con l’assegnazione del “Premio Mario Soldati”, che è intitolato ad uno scritto che scrisse sui Carabinieri e che amò molto l’Arma Benemerita. Nella motivazione spicca come “in pace in guerra, dal Risorgimento alla Resistenza, durante le calamità nazionali dei terremoti e delle inondazioni, l’Arma sia stata sempre prima nel dovere di adempiere ai suoi compiti”.
Saranno a dispozione dei partecipanti anche gli ultimi “Annali” del Centro Pannunzio. Al termine verrà ricordato Giorgio Faletti e il suo rapporto con Alassio.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.