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Petizione pro emodinamica al Santa Corona, Melgrati: “Sommergeremo Montaldo e Neirotti di firme”

Pietra Ligure. Estendere anche di notte l’attività di pronta disponibilità per il trattamento dell’infarto miocardico acuto al Santa Corona. La proposta è stata lanciata dai consiglieri regionali Marco Melgrati e Roberta Gasco con il supporto della lista civica “dei Pietresi” e dei club Forza Silvio-Forza Italia di Pietra Ligure. Da oggi inizia il tentativo di concretizzarla, con una raccolta firme.

È possibile di dare il proprio supporto all’apertura 24 ore su 24 del reparto di emodinamica dell’ospedale Santa Corona firmando la petizione in piazza San Nicolò a Pietra Ligure. Mercoledì, ad Albenga, sarà allestito un nuovo banchetto di raccolta firme: al mattino presso il mercato e al pomeriggio in Piazza del Popolo.

“Abbiamo lanciato questa campagna – spiega Melgrati – perché non è possibile che un infartuato, con la chiusura dell’ospedale di Albenga, debba essere trasportato di notte, come successo nei giorni scorsi, a Santa Corona e da qui, siccome l’emodinamica è chiusa, per interventi debba essere trasportato a Savona. Queste persone hanno tempo a morire nel trasporto. Inoltre c’è solo un’automedicale in tutto il ponente della provincia di Savona e il trasporto non può essere effettuato da Pietra Ligure a Savona se non c’è al seguito un medico dell’automedicale”.

“Questa è una cosa vergognosa della sanità del ponente ligure e va risolta anche perché il problema si può risolvere a costo quasi zero – ribadisce Melgrati -. Stiamo parlando di vite umane e credo che la valanga di firme che sommergeranno il direttore generale dell’ASL savonese e l’assessore Montaldo serviranno a far capire che non si scherza sulla pelle dei cittadini”.

Oggi, a Pietra, era presente anche Ingrid Petani, vedova dell’infartuato che è stato trasportato al pronto soccorso di Santa Corona per poi essere trasferito all’ospedale di Savona, e che poi è deceduto.