Garlenda. Mercledì si è tenuta a Garlenda l’ultima seduta del consiglio comunale del sindaco uscente Giuliano Miele, che ha visto l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2013.
“L’anno passato è stato caratterizzato da un quadro di incertezza normativa che in parte, sussiste ancora oggi – ha spiegato Miele – Infatti siamo ancora in attesa del decreto ministeriale di determinazione delle variazioni delle assegnazioni del fondo di solidarietà comunale per l’anno 2013 in funzione della verifica del gettito IMU 2013 effettuata dal MEF, che secondo l’art. 7 del D.L. n. 16/2014. Tale decreto doveva essere emanato entro il 31 marzo ma, ad oggi, non se ne ha notizia”.
“Ciò può far ben comprendere le notevoli difficoltà che i comuni, hanno dovuto affrontare nell’impostare e gestire il bilancio 2013 – ha continuato Miele – Chiudiamo l’esercizio finanziario 2013 con un avanzo di euro 4.044,73″.
“Analizzando i vari titoli del bilancio è possibile verificare una sensibile riduzione delle entrate tributarie rispetto alla previsione assestata – commenta invece l’assessore al bilancio Pittoli – Anche le spese correnti registrano una sensibile riduzione rispetto alla previsione, in particolar modo per la mancata contabilizzazione tra le spese delle somme da versare allo Stato, a compensazione del maggior gettito Imu, ma sopratutto per la necessità di attuare una politica di contenimento dei costi a fronte dei sempre maggiori tagli operati sui trasferimenti erariali e, per poter rispettare anche i principali obiettivi di finanza pubblica quali il contenimento della spesa del personale e il rispetto del limite di indebitamento”.
“Ultimo aspetto da sottolineare, ma non meno importante, riguarda il patto di stabilità – continua Pittoli – Il Comune di Garlenda, così gli altri comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti, è soggetto alle regole del patto di stabilità interno, proprio a partire dall’anno scorso. Si tratta di regole molto ferree che spesso riducono l’autonomia gestionale degli enti limitando, di fatto, le spese e, in particolare, quelle di investimento e che, in caso di mancato rispetto degli obiettivi, pongono pesanti sanzioni in capo agli enti locali”.
“Nel 2013 il Comune di Garlenda è stato comunque in grado di rispettare l’obiettivo assegnato: nonostante le problematiche causate dal patto di stabilità, è stato possibile co-finanziare alcuni interventi sul territorio”, conclude.