Savona. Arriva una prima valutazione dei Verdi sui risultati delle recenti amministrative che riguarda, al di là delle considerazioni politiche generali, la ridotta presenza femminile tra i sindaci eletti.
“Dopo le tante dichiarazioni – esordiscono dalla sezione “verde” di Savona – volte a riconoscere un giusto spazio alle potenzialità delle donne, in tutta la provincia di Savona su 45 Sindaci eletti vi sono solamente 4 donne, neanche il 10%. Al di la delle norme di legge sulle ‘quote rosa’ questo non è un buon segnale di democrazia matura. Infatti è innegabile come una voce femminile possa proporre visioni differenti anche sui temi della famiglia e dei provvedimenti amministrativi ad essa collegati”.
“Valorizzare la presenza femminile nella società – proseguono – vuol dire anche saperle promuovere per dirigere la Pubblica Amministrazione. Già uno studio del 2010, pubblicato dalla Fondazione Anci ricerche, aveva messo in evidenza come su 118 mila amministratori comunali solo il 18% fossero donne. Facile fare il rapporto con la realtà demografica. Per i sindaci eletti nella nostra provincia la situazione è ancora più problematica”.
“La presenza delle donne nei ruoli amministrativi pubblici è molto importante in quanto esse portano esperienze, modelli di vita e nuove sensibilità verso il sociale, in sostanza un punto di vista assolutamente necessario in una comunità che vuol essere equilibrata e veramente democratica”.
“Non vogliamo oggi disquisire su argomenti che interessano la sociologia e la psicologia ma, se il trend dovesse proseguire anche nei prossimi giorni per le nomine degli assessori comunali da parte dei sindaci eletti, dovremmo chiaramente parlare di ipocrisia da parte di coloro i quali a parole si dichiarano progressisti”, sottolineano.
“Nei fatti dimostrano ottusità e rivelano il vero loro intimo atteggiamento, ovvero quello di ritenere la donna subordinata rispetto all’uomo nei ruoli di responsabilità sociale”, concludono i Verdi savonesi.