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Giochi bruciati ai giardini delle Ammiraglie di Savona, i genitori: “Rischioso per i bimbi, ripristino al più presto”

Savona. “Una brutta sorpresa”. “Un peccato”. “Siamo rimasti male”. A quasi un mese dal gesto di alcuni vandali, che il 26 gennaio scorso hanno dato fuoco a uno dei giochi preferiti dai bambini dei giardini di Piazza delle Nazioni, dalle Ammiraglie, di fronte alle scuole elementari De Amicis, la ferita di genitori e bambini è ancora aperta.

“Non capiamo come facciano dei vandali a ridurre un gioco sapendo che è per i piccoli – si interroga un papà – questo gesto ha reso scontenti tanti bambini”. “Veniamo quando possiamo, ai nipoti piace – conferma un nonno – e siamo rimasti male a vedere questo, purtroppo, solito atto di vandalismo”.

Ad andare in fumo è stata una parte del “percorso” composto da corte e scivoli all’interno del parco giochi recintato: un’intera sezione del percorso è inagibile, ed un “tubo” al cui interno passavano i più piccoli e che termina con uno scivolo, è stato totalmente distrutto dalle fiamme. All’inizio il Comune isolava la zona danneggiata con i nastri bianchi e rossi, ma qualcuno la notte andava a rimuoverli, così ora il gioco, ripulito alla bell’e meglio, è accessibile. E non sono pochi i bambini che, spinti dalla curiosità, vanno a toccarlo o a giocarci, finendo ovviamente per sporcarsi di fuliggine.

“Anche se ci vanno sopra vanno sempre guardati – conferma una mamma – perché comunque il rischio che si facciano male c’è”. E lo sguardo corre ai bulloni che una volta reggevano il tubo di plexiglass, e che ora sporgono pericolosamente. Ma a parte il rischio rappresentato dal gioco danneggiato, il senso di sicurezza dei genitori, per ora, non vacilla. “Sicuri al giorno d’oggi non si è mai, ma quando ci siamo noi ci sentiamo abbastanza sicuri – dicono – è la sera che non sappiamo, non si può controllare 24 ore su 24”.

Qualcuno avanza anche una proposta: “Data la collocazione strategica vicino alla Stazione, in una zona che non è delle più protette sarebbe opportuno chiuderli, come succede a Vado – è l’idea di una mamma – in modo da proteggere questi quattro giochi dei nostri bimbi e renderli sempre agibili, anche perché ci vorranno mesi per ripristinare”.

Mesi e denaro: ieri l’assessore Franco Lirosi è stato chiaro, per rimpiazzare la parte danneggiata, tra gioco vero e proprio e tappeti di sicurezza, il costi supererà i 14.500 euro. Un dato che rende ancora più folle il gesto dei vandali, dato che quei soldi dovranno essere sottratti alla comunità. “Mi sembrano tanti”, sussurra qualche genitore. Qualcun altro teme sia una spesa inutile: “Ci si può fidare a fare i lavori, con il rischio che poi facciano di nuovo questa fine?”. Ma il sentimento più diffuso è quello, semplicemente, di restituire al più presto ai bambini il loro gioco preferito.