Andora. La carrozza passeggeri si è sollevata, come in una impennata, e poi dolcemente si è abbassata sui binari tornando sulla strada ferrata da dove, dopo le opportune verifiche, sarà trainata sino alla vicina stazione di Andora.
La motrice è tornata “in linea” e sui binari, a distanza di 37 giorni dalla frana la locomotiva dell’intercity 660 è nuovamente nella posizione di marcia. Adesso i tecnici di RFI stanno lavorando sulla carrozza 1 del convoglio.
Le operazioni stanno procedendo regolarmente, la motrice è stata imbragata ed è pronta ad essere sollevata per poter verificare lo stato dei carrelli che, nel caso, saranno sostituiti prima che la 444 sia rimessa sui binari.
Proseguono rapidamente le operazioni che permetteranno alla chiatta giunta questa notte da Genova di sollevare il treno deragliato lo scorso 17 gennaio ad Andora. La chiatta ha raggiunto la posizione da cui opererà, a circa 40 metri dalla costa; quindi, una volta terminate le prove tecniche, la prua della chiatta è stata allagata, in modo da controbilanciare il peso dei vagoni quando le gru li dovranno sollevare.
“Stiamo completando le operazioni di assestamento e posizionamento delle gru – spiega Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi – due rimarranno sulla chiatta, una da 800 e una da 500 tonnellate, e solleveranno i vagoni; la terza, sui binari, servirà solo a tenere in sicurezza la locomotiva e la carrozza. Siamo al 45% delle operazioni, potremmo finire entro sera ma è difficile dirlo ora: solo il 5% del lavoro è l’operazione di sollevamento vero e proprio, il resto è tutto lavoro preparatorio”.
Nel frattempo è giunta sul posto la motrice che porterà via i vagoni una volta che le gru li avranno riposizionato sui binari. Ad oggi il costo dei lavori supera i 2,5 milioni di euro che, spiega Elia, saranno ripartiti a metà tra Rfi e e vari enti (Regione, Provincia e Comune di Andora).