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Piaggio, Richeri: “Comune firma se i sindacati sono d’accordo. Progetto urbanistico ok, ora l’intesa sul piano”

Finale L. Non si è unito al corteo di protesta dei lavoratori, ma non ha comunque fatto mancare loro il suo appoggio. Il sindaco di Finale Flaminio Richeri questa mattina è infatti intervenuto sul piano industriale presentato da Piaggio Aero contro il quale oggi è stata fatta una manifestazione di protesta.

“Prima di tutto io non ho ancora avuto modo di parlare personalmente con i rappresentanti delle Rsu, ma ho solo letto qualche notizia e avuto qualche rapido scambio telefonico. Quindi non conosco in maniera dettagliata ed approfondita il piano industriale, ma capisco dall’atteggiamento preso dal sindacato che non è soddisfacente” ha esordito il primo cittadino finalese che ha poi aggiunto: “Ribadisco anche quello che da dieci anni diciamo in Comune: la firma del sindaco del Comune di Finale Ligure sull’accordo di programma verrà posta solo dopo che sarà stato firmato dai sindacati e dalla Regione Liguria”.

“Un accordo di programma è stato firmato e stiamo discutendo tutti gli aspetti, sia quello urbanistico che quello industriale per firmarne uno nuovo. Dal punto di vista urbanistico un equilibrio l’abbiamo trovato e io mi auguro che sia possibile fare altrettanto anche per il piano industriale e che l’operazione possa andare in porto. Concordo con le dichiarazioni del presidente Burlando che ha detto ‘Non buttiamo via tutto'” ha aggiunto Richeri.

Sul fronte dell’operazione urbanistica legata al trasferimento della Piaggio a Villanova intanto l’iter procede: “Nei prossimi giorni – ha detto il sindaco – c’è la prima riunione per avviare la valutazione ambientale strategica. Come ho sempre detto il progetto dovrà tornare in Consiglio Comunale per una approvazione definitiva e, visti i tempi della Vas, è chiaro che purtroppo non potrà essere questa amministrazione a prendersi l’onerer di approvare questo progetto”.

“Sarà la nuova amministrazione a farlo perché è verosimile che a fine maggio ci siano le elezioni e, anche se la Vas fosse conclusa, non è pensabile che ad un mese dalle urne ci si prenda la responsabilità dell’approvazione di un progetto del genere” conclude Richeri.