In classe nel primo giorno di vacanza: la singolare forma di “protesta” degli studenti del Liceo Bruno

Liceo Bruno Scientifico Albenga

Albenga. A scuola nel primo giorno di vacanza per le feste di Natale. Accade al Liceo “G.Bruno” di Albenga, ma non si tratta di una punizione bensì di un’iniziativa che parte proprio dagli studenti. Gli allievi dell’istituto superiore ingauno, dopo le proteste associate al movimento dei “forconi” andate in scena nelle scorse settimane, hanno chiesto di poter manifestare ancora, ma senza scendere in piazza.

I ragazzi hanno quindi chiesto alla preside ed ai professori di poter andare a scuola nel primo giorno di vacanza per dare un segnale e discutere di quanto successo nelle scorse settimane in tutta Italia. “Gli studenti dopo aver parlato durante un’assemblea hanno chiesto la disponibilità delle aule per lunedì 23 dicembre” spiega il dirigente scolastico Simonetta Barile. “L’idea, invece di fare una manifestazione e provocare disordini e problemi agli altri, hanno cercato un modo per manifestare simbolicamente in maniera costruttiva e matura. I ragazzi credono che la forza della parola possa anche essere quella di non urlare in piazza, ma di scrivere un documento insieme e discutere”.

Proprio così si svolgerà quindi la giornata di lunedì: circa 120 studenti (soprattutto i più grandi) andranno in classe, in via Pontelungo, dalle 9 alle 12 per leggere i giornali e discutere di quello che sta succedendo in questo momento in Italia. “Probabilmente dopo la discussione scriveranno anche un documento tutti insieme. Io e i docenti siamo stati molto felici di accogliere questa proposta che abbiamo ritenuto più che positiva e seria”.

Un grande plauso per l’iniziativa è arrivato anche dall’ex assessore comunale Eraldo Ciangherotti che ha commentato: “Il Liceo Bruno di Albenga ha sempre una marcia in più. Ho appena saputo da alcuni ragazzi che, lunedì mattina, un certo numero di studenti andrà a scuola, nonostante siano già iniziate le vacanze natalizie, e insieme ad alcuni professori faranno lezione come forma di protesta. Una iniziativa alternativa, che si distingue alle manifestazioni dei forconi”.

“Una ‘provocazione culturale’ alternativa all’Italia che protesta per strada e blocca servizi, per dimostrare alle Istituzioni che c’è anche un’altra faccia delle nuove generazioni che, pur per nulla soddisfatta della attuale situazione del Paese, intende far sentire la propria voce dai banchi di scuola, andando a lezione il primo giorno di vacanza. Sono orgoglioso che, nella mia città, ci siano ragazzi disposti ad usare l’arma della cultura per rompere il sistema della casta. Giordano Bruno, troppo avanti” conclude Ciangherotti.