Savona. Sciopero nazionale di 24 ore tutti i lavoratori dei porti proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
“Le motivazioni – hanno sottolineato i sindacati in una nota – risiedono principalmente nella fase di stallo in cui il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale si è venuto a trovare con le posizioni dalle nostre controparti, a oltre dieci mesi dall’inizio della trattativa, che rimangono distanti. Con lo sciopero diciamo no anche al tentativo di smembramento dell’impianto regolatorio della legge sui porti 84/94 che produrrebbe effetti devastanti sull’organizzazione del lavoro e sul mercato delle imprese a spese dei lavoratori dei porti”.
Braccia incrociate, dunque, anche a Savona, con i portuali in presidio sotto l’Unione Industriali e sotto l’Autorità portuale. La protesta, qui, si intreccia anche con la crisi Reefer e con il rischio licenziamento per 70 dipendenti della società del GF Group (ma c’è anche il fronte Fruttital, dove si attendono risposte sul reinserimento dei lavoratori che resteranno fuori dall’operazione di trasferimento del magazzino da Albenga all’interporto di Vado).
Licenziamenti che, al momento, sono congelati fino al 15 novembre, data in cui è previsto un vertice riunito dalla Regione Liguria per arrivare a una soluzione meno drastica.