Finale L. La competizione politica si scalda anche a Finale Ligure dove l’amministrazione guidata da Flaminio Richeri è a scadenza mandato.
Dalle fila del centro sinistra, le speranze risiedono nel candidato del Pd, Carlo Decia, in passato già vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici del Comune finalese. “Ho sempre avuto queste grande passione, interrotta per motivi lavorativi, ma ora rispolverata, dal momento che, essendo pensionato, ho più tempo per dedicarmi alla città” esordisce Decia che affronta i vari temi che riguardano il futuro della città.
A cominciare dai “capitoli” Piaggio e Ghigliazza: “I due progetti hanno iter diversi: Ghigliazza è molto più avanti. Piaggio ha invece due problemi: uno, la ricollocazione a villanova dei lavoratori finalesi; due, la gestione dell’area che viene abbandonata da questa grande industria. E qui sorgono altri problemi: quello architettonico e abitativo innanzitutto, con un’area che deve subire una riqualificazione. Poi, se vogliamo far vivere questo quartiere bisogna che ci siano attrazioni per i finalesi e per i turisti: il campus scolastico? Quello sportivo? A livello architettonico, quello che ho visto non mi piace molto”.
“Per entrambi i progetti bisogna vedere a che punto questa giunta li lascerà – continua Decia – L’iter di Ghigliazza è molto avanti, per cui sarà difficile apportare modifiche. Gli impianti sportivi ubicati al di là della Caprazoppa mi lasciano comunque perplesso. Poi è chiaro che ci deve essere un’interazione tra i 2 progetti, Ghigliazza e Piaggio, per cui si parla anche di viabilità”.
Questione turismo: “I dati non sono troppo negativi per Finale – dice il candidato sindaco – Credo che la città abbia però perso un po’ del suo appeal. Intendiamoci: per me è la più bella città della Riviera di ponente, però la chiusura di negozi, i pochi visitatori, soprattutto nei periodo di bassa stagione, ne danno un’immagine più triste. I privati hanno fatto di tutto e di più per l’outdoor però bisogna lavorare tutti insieme”.
Infine una questionme che sta molto a cuore a Decia: “Gli anziani. So per essperienza personale quanto sia difficile la vita di una famiglia con un anziano non autosufficiente in casa. Ecco, bisogna trovare le risorse per questi casi, rinunciando piuttosto ad altro, e partendo dal principio che chi ha di più deve dare di più”.