Albisola S. “Un conto è guidare senza patente, un conto è guidare senza patente perché la si è dimenticata a casa”: Desiderio Tinnirello ricorre a un esempio “automobilistico” per spiegare dove stia l’errore che gli è costato una sanzione da cinquemila euro che ha riguardato la sua attività di corso Ferrari, ad Albisola Superiore.
Una violazione delle disposizioni previste nella licenza è infatti costata un salasso per il suo “Pizza e Pizza” con conseguente danno economico in una stagione in cui l’esercente sperava di fare affari. In pratica Tinnirello, per un errore di comunicazione che attribuisce al suo commercialista, ha ottenuto dal Comune la licenza di artigiano e non quella di somministrazione alimenti e bevande, nonostante il suo locale, e i relativi investimenti, fossero volti a rendere la sua struttura idonea a quel tipo di attività.
Il commerciante – che gestisce il locale insieme alla moglie – avrebbe insomma potuto solo effettuare l’attività di pizza al taglio come artigiano, ma non somministrare altri cibi o bibite: la presenza di una macchina per spillare birra, però, gli è valsa un controllo della municipale con conseguente sanzione a tre zeri.
“Io ho fatto tutto a regola d’arte, ho predispoto il locale per questo tipo di attività, con toilette e tutto l’occorrente e, per un errore di comunicazione da parte del mio commercialista che ha fatto richiesta per una licenza da artigiano e non da bar, devo pagare – dice l’esercente – Avrei voluto più collaborazione dal Comune. Ho una serie di mail e di comunicazioni con gli uffici preposti, che mi hanno fatto sapere che avrei dovuto fare l’integrazione necessaria per poter lavorare, ma non ne ho avuto il tempo perché sono arrivati prima i vigili a fare il controllo. Ora farò ricorso”.
Questa vicenda arriva dopo il caso di “Benvenuti al Sud”, un locale di pizza al taglio sanzionato per aver servito due fette di margherita al tavolo come una normale pizzeria.





