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L’assessore Rossetti dal dirigente del “Mazzini-Da Vinci”: “Lavoriamo per difendere l’autonomia della scuola”

Savona. Continua a restare alta l’attenzione della Regione al problema dell’Istituto superiore Mazzini-Da Vinci di Savona che rischia di vedersi togliere il dirigente scolastico ed il segretario amministrativo. Questa mattina l’assessore regionale Pippo Rossetti è andato in visita nella sede della scuola savonese proprio per confrontarsi con il preside e rassicurarlo sul fatto che si sta lavorando per evitare questo taglio.

“Ho deciso di fare una visita perché è evidentemente assurdo perdere il dirigente nel momento in cui mancano 5 iscritti a febbraio – spiega Rossetti -. Abbiamo chiesto al Miur di utilizzare un criterio di medie basate sul numero di allievi e dirigenti, rispettando i loro contingenti, ma consentendo a noi Regione di fare un ridimensionamento delle scuole che consenta un sistema educativo-formativo regionale ottimale”.

“Questo istituto ha dei corsi di studio che non sono frequenti sulla Riviera e abbiamo deciso di mantenere questa autonomia scolastica. Poi obbligatoriamente l’ufficio deve osservare la norma e mettere un dirigente a scavalco comunque siamo qui per dire che salvaguardiamo la storia, i corsi e l’autonomia del Mazzini. A breve avrò un colloquio con il Ministro, la conferenza delle Regioni difende questa nostra posizione, abbiamo già vinto un ricorso alla Corte Costituzionale e nel frattempo speriamo che si modifichi la legge e se ne faccia una più intelligente. Noi come Regione difendiamo l’autonomia di questa scuola”.

A spiegare l’importanza di mantenere una figura che diriga esclusivamente il Mazzini-Da Vinci è lo stesso dirigente dell’Istituto Domenico Buscaglia: “Io mi auguro di non cambiare scuola dall’anno prossimo perché mi piace qui. Pur con tutte le difficoltà che questo istituto ha, visti i tanti indirizzi e per l’utenza che è splendida e ‘fragile’ allo stesso tempo, composta da molti ragazzi stranieri, questa è una scuola che per numero non si merita di essere privata di un dirigente. Questo francamente non lo dico per me, ma lo dico perché davvero credo che una scuola di tale complessità e che offre così tante possibilità meriti qualcuno che abbia voglia, tempo ed energie per guidarla a tempo pieno”.

“Un aspetto che voglio sottolineare è che poi non ci si può fissare su un numero preso in un certo momento, dipende da quando si fa la fotografia del numero degli iscritti. Se si fa al momento della chiusura delle iscrizioni è vero che sono 595, ma bisogna tenere conto però che, proprio per il tipo di utenza, è facile che qui si iscrivano ragazzi che prendendo questo istituto come scelta residuale, arrivano dopo che gli è stata comunicata la bocciatura oppure a settembre dopo gli esami di riparazione. Quindi tra quello che è il numero di ragazzi a fine febbraio e quello a settembre ci sono discrepanze. Per questo mi sento di poter dire che questo istituto è di 600 alunni” conclude Buscaglia.

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