Albenga. Rinviato al prossimo 23 luglio il processo per le firme false in corso presso il Tribunale di Albenga. Per quella data, infatti, inizierà la discussione finale del procedimento con la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe degli avvocati difensori.
Con l’udienza di oggi che si è svolta nell’aula del palazzo di giustizia albenganese si è chiusa la fase istruttoria del processo. Questa mattina sono stati ascoltati cinque degli imputati che avevano reso gli interrogatori durante l’inchiesta giudiziaria: il consigliere comunale Bruno Robello De Filippis, l’assessore Guido Lugani, Teresiano De Franceschi, medico e primo dei non eletti in consiglio provinciale per il Pdl, Mauro De Michelis, ex coordinatore Pdl di Andora e la militante Cosetta La Mantia. Nel processo sono imputati anche il presidente provinciale Angelo Vaccarezza con l’accusa in concorso morale in soppressione e sostituzione degli elenchi (quella relativa al concorso morale nel falso in atto pubblico era stata stralciata), Roberto Schneck (assessore provinciale), Gianfranco Sasso (vicepresidente del consiglio provinciale), Angelo Barbero (Pdl Albenga) e l’altro militante Marco Paniccia.
I cinque imputati ascoltati questa mattina hanno sostanzialmente confermato quanto dichiarato nel corso degli interrogatori, confermando l’episodio dell’ormai famosa riunione a Vadino nella quale sarebbero emerse le due correnti di pensiero: una “postilla” per correggere, oppure la ripresa integrale delle firme sbagliate.
Al termine dell’udienza gli avvocati difensori di Angelo Vaccarezza, Mario David Mascia e Andrea Vernazza hanno esposto una lettera del presidente della Provincia, nella quale il numero uno di Palazzo Nervi ha rivendicato la sua legittima elezione, sostenuta non solo dai numerosi consensi ma anche da migliaia di firme raccolte per la sua campagna elettorale.