Loano. L’associazione “LOAngeles” nata il 4 marzo scorso e che prometteva di accendere la movida loanese, ha per ora scatenato solo un fuoco di polemiche. Sono quelle nate all’interno di essa, e che hanno già portato alla suddivisione in fazioni contrapposte, con il “sacrificio” del promotore Yury Pastore e del presidente appena nominato, Michela Orso, che si sono allontanati dalla “creatura” che hanno contribuito a creare.
Il motivo del contendere sta nei diversi punti di vista relativi agli eventi da realizzare in città per attirare visitatori e turisti. Al centro della polemica, la volontà di alcuni di coinvolgere i titolari delle discoteche (in particolare del “BFly”) e quella di altri che non avrebbero gradito una tale ingerenza. Il risultato è che l’associazione continua sì ad esistere, ma senza l’apporto di chi l’ha praticamente “partorita”.
Una delle iniziative che ha creato incomprensioni è quella dei “venerdì loanesi” all’insegna della musica e dello shopping fino a tarda ora, iniziativa che prevedeva una collaborazione con il “BFly” che avrebbe dato ai commercianti coinvolti dei biglietti omaggio da offrire ai clienti che fossero entrati in negozio nel corso della serata. Una proprosta che ha fatto storcere il naso a qualcuno, che ha parlato di un’eccessiva ingerenza da parte dei titolari di discoteche e che, inoltre, ha proposto di spostare la serata al giovedì, in modo da non andarsi a sovrapporre ai “Venerdì blu” di Alassio. Di qui discussioni infinite e continui mal di pancia che hanno portato Pastore e Orso ad andarsene.
“Ci tengo a sottolineare che ‘LOAngeles’ proseguirà la sua attività anche senza di me – precisa Pastore – Purtroppo le incomprensioni che si sono create al suo interno mi hanno portato a questa decisione. Ho però convocato per l’otto aprile una riunione presso i miei bagni, i ‘Florida’, per confrontarmi con i rappresentanti di varie associazioni e categorie economiche con il semplice intento di esporre i vari punti di vista, senza la volontà di creare una nuova realtà. Purtroppo, all’interno di ‘LOAngeles’ ha preso piede una linea distruttiva e poco collaborativa con i gestori dei locali e a me non stava bene. Non potevo fare altro”.
