Aumentano i pedaggi autostradali: A10 +3,70%, A6 +2,24%

autostrada A10 casello

Scatterà come previsto il primo gennaio, ma non sarà del 3,9% come richiesto dalle concessionarie bensì del 2,91%. L’aumento delle tariffe autostradali quindi arriverà, ma sarà leggermente meno gravoso per le tasche degli italiani inoltre su quattro tratte le richieste delle società non sono state accolte.

Per quanto riguarda le autostrade più frequentate dai savonesi aumento del 3,7% per la A10 nel tratto tra Savona e Ventimiglia, del 3,47 tra Savona e Genova nel tratto di A10 in concessione ad Autostrade per l’Italia e del 2,24% sulla Savona Torino.

La notizia è arrivata direttamente dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e Finanze che attraverso una nota diffusa dal ministero guidato da Corrado Passera ha annunciato la firma dei decreti interministeriali che fissano gli adeguamenti dei pedaggi autostradali relativi all’anno 2013, con decorrenza primo gennaio.

A partire dal nuovo anno gli incrementi sulla rete autostradale in concessione subiranno quindi una variazione media del 2,91%, calcolata sulla base della media ponderata tra la tariffa di base ed il consuntivo di traffico dell’anno precedente. L’aumento non sarà uguale per tutti: sarà – per fare qualche esempio – del 3,47% sui tratti delle Autostrade per l’Italia (Milano-Roma-Napoli) del 3,70% sull’autostrade dei fiori e dell’1,21% su quella del Brennero. Ma sale, e di molto, per le autovia venete (+12,63%), sul Passante di Mestre (13,55%) e nel raccordo autostradale della Valle d’Aosta (+14,44%).

“Gli incrementi concessi – precisa il ministero – sono in applicazione delle normative vigenti e sono funzionali ad assicurare l’effettiva realizzazione degli investimenti posti a carico di ciascuna società concessionaria e a garantire il mantenimento della rete autostradale in condizioni di efficienza e di sicurezza per gli utenti”.

“Per ogni concessione – spiega il ministero delle Infrastrutture – è stata svolta una puntuale attività di controllo e di verifica da parte dalla competente Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, finalizzata all’accertamento del rispetto, da parte dei concessionari autostradali, dell’esecuzione degli investimenti infrastrutturali e degli interventi di manutenzione previsti dalle convenzioni vigenti”.

“Cosi – viene spiegato – sono stati sospesi gli incrementi tariffari relativi a 4 concessioni: (Brescia-Verona-Vicenza-Padova, SATAP A4 e SATAP A21 e SAT), e autorizzati incrementi inferiori a quelli richiesti per altre 3 (Autostrade per l’Italia, ATIVA e Milano – Serravalle). Una decisione – precisa il ministero – assunta in via cautelativa, nell’attesa del perfezionamento delle procedure relative ai rispettivi piani economico-finanziari, attualmente in corso di definizione”