Angelo Vaccarezza eletto vicepresidente vicario dell’UPI: “Le Province vogliono assicurare scuole calde e sicure”

Vaccarezza

Provincia. E’ stato ratificato ieri a Roma, dall’assemblea dei presidenti delle giunte e dei consigli provinciali, il cambio ai vertici del direttivo dell’Unione delle Province d’Italia.

Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta è il nuovo presidente, vicepresidente vicario il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza.

“Il mio nuovo incarico a vicepresidente vicario dell’UPI – ha dichiarato Vaccarezza – giunge proprio nel momento più delicato per le Province, il cui destino oggi è strettamente legato al piano di riordino imposto dal Governo. Questo incarico mi permetterà di portare avanti in prima linea, insieme al direttivo UPI, quella che oramai è diventata una vera e propria battaglia nel rispetto dei diritti”.

“Il primo round – spiega – si è tenuto ieri pomeriggio alla presenza del Ministro dell’Economia Vittorio Grilli dove abbiamo appreso, nonostante i nostri ripetuti appelli al buon senso, che sicuramente per l’anno in corso non ci saranno margini per interventi più equi. Confermati quindi i 500 milioni di euro di tagli per l’anno 2012 e 1 miliardo e duecento milioni per il 2013. Cifre impressionanti, che non metteranno solo a rischio i servizi ma li annulleranno del tutto. Dobbiamo far comprendere ai cittadini che le intenzioni dei presidenti di Provincia scaturite dall’assemblea di ieri non vogliono in alcun modo mettere ‘sotto ricatto’ il mondo della scuola, la provincia è sempre intervenuta con risorse proprie alla mancanza di stanziamento di fondi destinati all’edilizia scolastica, ci siamo sempre battuti per scuole calde e sicure, ma a questo punto ci impediranno di pagare, incredibilmente, le bollette alle ditte che forniscono tale servizio alle scuole”.

“Il processo di riordino è iniziato e proseguirà come da decreto – afferma Vaccarezza -, i numeri che riguarderanno abolizioni e accorpamenti delle Province sono certi e definitivi. Noi non lottiamo per interrompere tale processo, un percorso di razionalizzazione al quale abbiamo dato un importante contributo, ma per salvare quelle funzioni, che per diritto costituzionale, sono state assegnate alle province e che continueranno ad esistere. Qui il paradosso. Qui la domanda: come possibile garantire le funzionalità degli enti basando il riordino su tagli lineari e indiscriminati?”.

“Quale risparmio da tutto questo? – si domanda il presidente della Provincia di Savona -. Bisogna dire chiaramente ai cittadini che questi tagli annullano dei servizi che, non per volontà delle province ma per palese imposizione del Governo, non potranno essere erogati: interventi di asfaltatura delle strade, di sgombero neve e ghiaccio, di ripristino delle vie di comunicazione a causa di eventi calamitosi, la sicurezza delle strutture scolastiche, l’agibilità ed il riscaldamento delle aule”.

“La nostra proposta giudicata shock di interrompere il riscaldamento nelle scuole va vista quindi nella giusta ottica – sottolinea -, non è un atto di forza, come da molti media è stato interpretato, ma un vero e proprio dato di fatto: i tagli di oltre un miliardo di euro impediranno alle province di svolgere i propri compiti. Non saranno le province a lasciare i ragazzi al freddo, ma i tagli scriteriati del Governo a impedire alla province di scaldarli”.

“Per questo motivo ho convocato per martedì 13 novembre un incontro qui a Palazzo Nervi a cui sono stati invitati tutti i dirigenti scolastici del territorio affinché gli stessi possano apprendere la gravità della situazione e le condizioni drammatiche in cui il Governo ci ha lasciato. Un’eredità – conclude Vaccarezza – che ad oggi risulta molto pesante e che graverà esclusivamente, purtroppo, sulla qualità di vita dei cittadini italiani”.