Savona. Cerimonia di commiato stamane a palazzo di giustizia per l’ultimo giorno d’attività del presidente del tribunale Giuseppe La Mattina. Alla presenza del procuratore capo Francantonio Granero e del personale, si è svolto il saluto ad un magistrato con 45 anni di carriera che ha vissuto le più disparate stagioni della cronaca, dal movimento studentesco al terrorismo al clima bombarolo. Un percorso iniziato come sostituto procuratore a Monza nel febbraio del 1968 e che arriva oggi alla conclusione con la pensione.
“Lascio un tribunale migliore di quello che ho trovato. Sotto il profilo dei risultati sono molto soddisfatto – ha detto La Mattina – Abbiamo raggiunto il traguardo di meno di duemila cause pendenti nel civile ed è un numero importante. Abbiamo realizzato una piccola grande rivoluzione organizzativa che ha portato i suoi frutti. La ristrutturazione è servita perché ci ha permesso non di lavorare di più, ma di farlo meglio. Un risultato ottenuto solo perché c’è stata concordia e spirito di sacrificio tra colleghi e personale amministrativo: stabilire degli obbiettivi comuni e cercare di innestare un processo di cambiamento sono stati i traguardi che volevamo raggiungere”.
L’ultimo atto da presidente del tribunale per La Mattina è stata una variazione tabellare che stabilisce come assegnare i procedimenti ai giudici: “E’ stata fatta con l’accordo di tutti per stabilire chi deve fare che cosa ed evitare un ‘salto’ in attesa dell’insediamento del nuovo presidente” ha sottolineato.