Liguria. Una nutrita rappresentanza di lavoratori liguri si è recata oggi a Roma per lo sciopero nazionale dei servizi pubblici. D’altronde non c’è da sorprendersi, visto che all’assemblea che ha preceduto questa giornata hanno preso parte oltre 500 persone tra statali, medici, lavoratori degli enti locali, delle università e della ricerca, dei conservatori e delle accademie.
“Abbiamo già dato” è lo slogan dello sciopero da Cgil e Uil. La Cisl. Ancora una volta, infatti, i sindacati si ritrovano spaccati perché la Cisl ha deciso di non aderire. I sindacati scendono in piazza per denunciare il blocco dei rinnovi contrattuali, il blocco delle assunzioni cui si aggiunge, insieme alla Spending review, un taglio lineare del 10% del comparto e del 20% della dirigenza, l’aumento dell’imposizione fiscale (IVA, addizionali, IMU), i tagli ai servizi sanitari, sociali e formativi. Da tempo non esiste un piano per la crescita del Paese, né un concreto impegno per combattere, in modo strutturale, l’evasione e l’elusione fiscale.
Vista la presenza massiccia a Roma di lavoratori liguri sono possibili disagi anche nel savonese e in tutta la regione.
Solidarietà al sindacato CGIL, UIL e a tutti i lavoratori del pubblico impiego, oggi in sciopero è stata espressa stamane dal Psi Liguria: “I socialisti – dichiara Maurizio Viaggi – sono preoccupati per le pesanti misure adottate dal Governo in materia di spending review che rischiano di compromettere profondamente, attraverso i tagli apportati, la funzionalità e la qualità dei servizi, a scapito dei lavoratori, dei cittadini, delle fasce deboli della popolazione”.