Savona. Una domenica diversa, a seguire la squadra del cuore sperando in un’impresa sportiva da ricordare. Ed è andata così, almeno dal punto di vista del risultato finale, se non fosse stato per lo spettacolo interrotto all’improvviso a causa di un’autorizzazione concessa e, in un secondo momento, negata.
E’ questa la disavventura in cui è incappato ieri un tifoso disabile che, seduto sulla sua carrozzina, si sarebbe visto togliere improvvisamente il posto conquistato a bordo campo, nel corso della partita Savona – Casale. Un posto che, stando al “sì” ottenuto dalla segreteria biancoblù e dal dirigente di polizia presente ieri al Bacigalupo, avrebbe potuto occupare per tutta la durata del match, se non fosse stato per l’improvviso ripensamento del resposabile sicurezza, nonché gestore degli steward, della società sportiva.
“Lo stadio non ha spazi accessibili per disabili – racconta il figlio del tifoso allontanato dal campo – Un amico dirigente del Savona ci ha invitato a recarci in campo dopo aver ricevuto autorizzazione ed indicazioni del dirigente di polizia presente; questi ha dato indicazioni della zona a ridosso della rete accanto ai carabinieri in campo. Queste persone vanno ringraziate per la disponibilità. Purtroppo però il ‘responsabile della sicurezza’ incaricato dal Savona calcio e gestore degli steward ha dapprima detto che non si poteva rimanere lì e che faceva un’eccezione per la giornata odierna; successivamente, nell’intervallo ha prima detto che avrebbe chiesto una deroga verbale alla procura federale e, poi, rientrando dagli spogliatoi ha invitato il disabile e gli accompagnatori ad uscire dicendo che ‘a Coverciano dicono che nessun disabile deve rimanere in campo’”.
“Portato più volte a conoscenza che mio padre era lì su invito e autorizzazione del dirigente e del funzionario di polizia, con determinazione ha affermato di prendersi la responsabilità di disattendere le istruzioni già ricevute in precedenza dall’invalido e lo ha invitato ad uscire dal campo sotto gli sguardi attoniti dei vigili del fuoco e dei carabinieri che assistevano al fatto – racconta ancora il figlio del tifoso – Ora, se quanto accaduto è una regola, va rispettata e invito il Savona calcio a trovare una soluzione per gli invalidi. Rimane però il forte dubbio che questa persona abbia abusato di una competenza non sua, così come mi risulta da una telefonata intercorsa con alcuni rappresentanti della Federazione Calcio, che mi hanno confermato che è assolutamente previsto che gli invalidi in carrozzina possano sostare in campo in zona indicata dal funzionario di polizia”.
Immediata la risposta del Savona Calcio: “La società è dispiaciuta di quanto accaduto – dice il responsabile della comunicazione esterna – La decisione di far allontanare il tifoso da bordo campo, però, è stata dettata in primis dalla volontà di tutelare l’incolumità fisica della persona. Tramite i dirigenti preposti, cercheremo di risolvere quanto prima il problema dell’accesso dei disabili allo stadio Bacigalupo”.
