Economia

Commessa persa da Bombardier, Enrico Vesco: “Trenitalia avrà un treno di qualità di gran lunga inferiore”

Enrico Vesco, stazione savona

Vado Ligure. L’assessore al lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco, non nasconde la propria amarezza per la perdita della commessa del treno Polis a trazione distribuita da parte della Bombardier Transportation.

“Purtroppo è andata così – dichiara Vesco -. Come avevo più volte evidenziato, in questa gara Bombardier si presentava con il miglior prodotto: un treno di grande qualità ed eccellenza, avanzato tecnologicamente, tanto è vero che l’offerta tecnica è arrivata prima. Poi sono subentrati gli altri due criteri di valutazione della gara: in primo luogo l’offerta economica, su cui Bombardier ha fatto un’offerta che si discosta poco dall’Alstom che se la aggiudicherà”.

“Bisognerà vedere tutti i passaggi tecnici, ma il quadro pare ormai definito. La cosa che mi ha sorpreso molto è il criterio legato ai tempi di consegna – prosegue l’assessore regionale -. In questo caso Bombardier aveva fatto un buon lavoro, molto serio, con un impegno che poteva essere garantito. Capisco che Trenitalia debba garantire questi treni nel tempo più rapido possibile a tutte le regioni, Liguria compresa, però avere assegnato una così particolare rilevanza nell’assegnazione della gara ai tempi di consegna mi pare eccessivo. Forse Trenitalia si troverà ad avere un treno disponibile rapidamente ma di qualità di gran lunga inferiore”.

Vesco sottolinea anche i rischi sul piano occupazionale dell’area. “La mia preoccupazione – afferma – è per il futuro del sito. Ora dovremo metterci tutti intorno a un tavolo per trovare soluzioni alternative e chiedere all’azienda di garantire carichi di lavoro che non vadano ad impattare sui livelli occupazionali, perché non ce lo possiamo permettere”.

Probabilmente, quindi, la produzione, o almeno parte di essa, finirà all’estero. “I tempi di consegna e il numero di treni garantiti ogni mese fanno prevedere che questa produzione sia già in parte disponibile da parte dell’Alstom e contemporaneamente una dislocazione produttiva in più siti è sicuramente all’estero. Auspico che almeno la produzione rimanga in Italia e dia garanzie e certezze occupazionali ai territori italiani. Sarebbe un’ulteriore beffa – conclude Vesco – che questi treni fossero prodotti all’estero”.