Varazze. Proseguono ad ampio raggio le indagini sulla scomparsa di Francesca Arkel, 15 anni, la ragazza che si è allontanata dalla comunità per minori “Capo Horn” di Varazze, senza un apparente motivo: la giovane sembra aver fatto perdere le proprie tracce e di lei non si hanno più notizie. Cresce l’angoscia e la preoccupazione dei familiari della 15enne, in particolare del fratello (forse l’ultima persona che l’ha vista) e della zia Ica.
I carabinieri, dopo la denuncia, hanno ascoltato ancora i responsabili della comunità, per capire l’esistenza di qualche elemento che possa aver provocato all’allontanamento della ragazza, ma per ora niente: dagli accertamenti fino ad ora effettuati sembra nessun episodio particolare avvenuto negli ultimi tempi: insomma per ora mistero…
Certo, episodi di allontanamento dalle comunità ne accadono spesso, tuttavia non così, per molti giorni: Francesca (scomparsa da lunedì scorso), inoltre, aveva pochi euro in tasca e solo il cellulare, ed i parenti erano certi di un suo ritorno alla comunità. Proprio sul suo telefonino sono in corso accertamenti per cercare di trovare la 15enne varazzina, così come al vaglio della polizia postale ci sono i “movimenti” della giovane su Facebook, per avere certezza su una conoscenza maturata dalla 15enne con un ragazzo lombardo.
Restano comunque attivati tutti i canali investigativi per rintracciare la 15enne, con la speranza che si tratti davvero di un semplice allontanamento, magari dovuto alla complessa situazione familiare, non da ultimo la morte del padre al quale era particolarmente legata, quegli stessi motivi familiari che l’avevano portata da tempo a vivere nella comunità varazzina; quindi non si esclude anche uno stato emotivo complesso, anche se zia e fratello hanno ribadito di aver trovato una ragazza tranquilla e più serena.
Francesca Arkel è nata a Genova il 31 dicembre del 1996. E’ alta 1.60 circa, ha un piercing al naso. Chi l’avesse vista è pregato di contattare i carabinieri oppure i numeri: 347/4082144 e 3480462253. Oltre ai canali investigativi sono stati attivati anche blog, social network e web.