Cronaca

Bancarotta fraudolenta, falsità ideologica ed evasione: a Celle arrestato amministratore della Finpor

Guardia di Finanza

Savona. In esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Savona, Fiorenza Giorgi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Savona hanno tratto in arresto Alessandro Porro, 42 anni, amministratore della società Finpor di Celle Ligure, per i reati di bancarotta fraudolenta, falso ideologico e materiale nonché evasione fiscale.

Le indagini, coordinate e dirette dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro, iniziate nel 2008, hanno avuto una svolta nel giugno dell’anno scorso con la procedura fallimentare della società: dai successici accertamenti è emerso un ingegnoso meccanismo truffaldino attraverso il quale l’arrestato si è appropriato di oltre 3 milioni di euro a danno dell’Erario.

In particolare è stato riscontrato che nella compravendita di due strutture alberghiere a Celle Ligure venivano interposte fittiziamente alcune società create ad hoc tra i proprietari degli immobili e le società di leasing acquirenti finali dei beni, al solo scopo di assoggettare le operazioni di compravendita ad Iva anziché ad Imposta di Registro, per poi ometterne il conseguente versamento del tributo ed appropriarsene.

A carico di Alessandro Porro anche il resto di falsità materiale ed ideologica poiché, ingannando un notaio savonese incaricato della stesura di due atti, ha falsificato scritture societarie, alterato documenti contabili nonché occultato la propria regia tramite l’interposizione di finti amministratori.

Quale amministratore della società distraeva, occultava o comunque dissipava la somma di circa 3 milioni di euro, con conseguente dichiarazione di fallimento. Successivamente, per rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva del debito, ha alienato e distratto numerosi beni societari nonché ha intestato a soggetti nullatenenti le quote societarie già fittiziamente detenute.

Inoltre, dagli accertamenti di natura fiscale che ne sono scaturiti, sono state accertate numerose violazioni tributarie Iva ed imposte dirette per oltre 23 milioni di euro.