Savona. Dalla rete al piatto, ovvero dal mare alla tavola del consumatore, lungo l’articolata e complessa filiera della pesca marittima. E’ il tema che sarà sviluppato nel corso del convegno che Capitaneria di Porto e Camera di Commercio di Savona organizzano per la giornata di lunedì 18 giugno nella Sala congressi del Palazzo della Sibilla, all’interno del complesso monumentale del Priamar.
Una filiera di rilevante valore economico per una regione che si allunga sul mare, come la Liguria, ma anche una catena alimentare da tenere costantemente sotto controllo, a tutela della qualità del prodotto e della salute del consumatore. Molti quindi gli aspetti delicati in gioco, resi complessi dalla logica continua evoluzione della normativa, che costantemente viene adeguata alle novità suggerite dall’esperienza, dal gusto, dall’evoluzione della sensibilità ambientale, dalla scienza e dalla tecnologia.
Ecco perché il convegno di lunedì risulterà altrettanto articolato, andando a toccare, nell’arco di due sessioni, mattina e pomeriggio, e in sei ore di full immersion, aspetti legislativi, ma anche sportivi, temi gastronomici e sanitari, adempimenti d’impresa e miniguida per consumatori.
“La Camera di Commercio di Savona – dice il presidente Luciano Pasquale – si è impegnata con convinzione nella fase organizzativa di questo evento che si pone obiettivi in sintonia con la mission dell’ente: promozione economica, regolazione del mercato, tutela del consumatore. La pesca marittima è un settore economico di primaria importanza per le nostre località costiere ed è un fattore di successo per la qualità della nostra cucina e supporto fondamentale per il turismo. In riviera si viene per mangiare pesce, ma naturalmente deve trattarsi di prodotto sicuro, genuino, controllato in ogni passaggio”.
“Il problema della gestione delle risorse ittiche è molto complesso e serio – dice il comandante della Capitaneria di Porto di Savona, capitano di vascello Enrico Moretti -. L’intero settore della pesca deve essere ricompreso nel più ampio contesto delle altre attività marittime, per cui la politica della pesca significa collocarla in un contesto globale”.
L’incontro di lunedì ha l’obiettivo di coinvolgere gli addetti del settore ed anche la cittadinanza, nell’ottica di offrire a tutti i soggetti interessati un apporto informativo e formativo che vada a completare lo sforzo che l’amministrazione marittima compie durante le attività di controllo, così fornendo un contributo di professionalità a 360°.
Il comandante Moretti e il presidente Pasquale apriranno i lavori del convegno, lunedì alle 9. Seguiranno gli interventi, di inquadramento generale, affidate al responsabile del dipartimento Pesca Marittima e Acquicoltura del ministero delle Politiche Agricole, Vincenzo De Martino Rosaroll (“La politica comune della pesca”), e all’ammiraglio ispettore Felicio Angrisano, direttore marittimo della Liguria (“Il ruolo del Corpo delle Capitanerie di Porto nella politica comune della pesca”).
In mattinata ci sarà spazio per quattro relazioni: “Tracciabilità e corretta commercializzazione dei prodotti ittici: dall’immissione in vendita al consumatore finale” (Pietro Preziosi); “Requisiti igienico – sanitari nel commercio e nella ristorazione” (Walter Dini), “Pesca del tonno rosso, sottomisura e specie tutelate” (Alessio Morelli); “Acciughe sotto sale del Mar Ligure: certificazione IGP” (Guglielmo Bonaccorti).
Nel pomeriggio, dalle 14, previsti cinque interventi: “La nuova figura dell’imprenditore ittico” (Renato Brosco); “Requisiti igienico – sanitari riferiti alla prima immissione in vendita dei prodotti ittici” (Gualtiero Fazio); “Pesca sportiva: disposizioni per il corretto svolgimento e per la cattura dei prodotti alieutica” (Pietro Preziosi); “Miniguida all’acquisto consapevole dei prodotti ittici: come difendersi dalle frodi” (Valentina Tepedino); “Principali non conformità riscontrate dagli organi di controllo dalla produzione alla commercializzazione: casi opratici” (Giulio Tepedino).
Ci sarà anche spazio per due tavole rotonde di approfondimento, moderate da Giulio Giraud, capo servizio operazioni della Capitaneria di Porto di Savona.