Politica

Elezioni Calizzano: i programmi dei tre candidati Massone, Olivieri e Basso

Calizzano. Campagna elettorale allo sprint finale anche a Calizzano, dove sono in tre a contendersi la carica di sindaco nella tornata di voto del 6-7 maggio: il medico Antonio Basso con la lista “Meglio si può per Calizzano”, il vicesindaco uscente Carlo Massone con “Progetto per Calizzano” e l’avvocato Pierangelo Olivieri con “Obiettivo Comune per Calizzano”.

“E’ venuto il momento di cambiare, dopo 10 anni di attuale amministrazione – dichiara Basso – Siamo una lista nuova, di persone senza esperienze amministrative, con tanta voglia di fare. Un occhio particolare sarà certamente rivolto all’aspetto socio-sanitario, visto che la popolazione del nostro paese è anziana. Per ciò che concerne l’Imu, quando si è presentato il programma si era detto di non aumentare l’Imu della prima casa. Il governo nazionale ha stabilito il 4 per mille e un 6 per mille per le seconde case: se vogliamo riportare qui i villeggianti, è bene contenere gli aumenti. Noi proveremo a farlo contenendo un aumento che l’attuale amministrazione ha ulteriormente ritoccato al rialzo. Le seconde case rappresentano un’importante risorsa, inoltre vanno recuperate le vecchie abitazioni”.

Antonio Basso ribadisce il no alla centrale a biomasse: “Sono contrario – afferma – Essendo anche medico di famiglia, sono molto attento alla salute pubblica. Ben vengano gli incentivi per nuove attività che creano lavoro, ma ritengo che la salute sia la priorità”.

La lista comprende Giuliano Briozzo, Umberto Sartelli, Marino Michele, Agostino Sciandra, Roberto Bigi ed Evandro Truzzi.

Pierangelo Olivieri spiega così l’impostazione della propria squadra: “Il nostro è un gruppo che si è consolidato nell’ultimo anno. Un gruppo giovane, in media abbiamo poco più di 40 anni, abbiamo tutti esperienza nel sociale e volontariato. Puntiamo molto sulla presenza sul territorio e nel contatto con i cittadini. L’agricoltura e l’artigiananto sono risorse importanti per Calizzano e andremo a tutelarle. Punteremo sui temi della salute, del sociale, sanità (siamo lontani dagli ospedali), bisogna risolvere i problemi legati alla viabilità e alla scuola”.

A proposito di Imu, sottolinea Olivieri, “non toccheremo le aliquote, l’attuale amministrazione ha applicato delle addizionali. Conosciamo i problemi dei piccoli Comuni e ci impegnamo a non toccare nulla: vorremmo applicare agevolazioni per i giovani, per la prime case, così come nel settore agricolo, mentre per ciò che concerne il turismo bisogna puntare sulle seconde case”.

“Per ciò che concerne la centrale a biomasse, ci inseriamo in una procedura portata avanti dall’attuale amministraazione. Il nostro sì è legato a vari aspetti: sì se ci saranno fermi controlli ambientali, se sarà istituita una commissione ulteriore, se ci saranno ritorni occupazionali, e teleriscaldamento a favore degli immobili pubblici. La filiera del legno è una grossa risorsa per il paese: gli addetti ai lavori dovranno essere coinvolti nel progetto” conclude il candidato di “Obiettivo Comune per Calizzano”.

Ad affiancare Olivieri nella corsa elettorale ci saranno Sergio Marta, Annalisa Biano, Luca Icardo, Armando Bovero, Roberto Incerti Fornaciari e Lorenzo Ighina.

Carlo Massone, invece, delinea così le priorità della sua compagine: “E’ una lista in continuità con l’attuale amministrazione, considerato che il capolista è il sindaco e candidato sindaco sono io, ossia il vicesindaco. Ci sono anche tre persone nuove e che porteranno certamente freschezza”.

Sull’imposta che colpisce gli immobili, Massone precisa: “Inutile dire che terremo bassa l’aliquota o che aboliremo la tassa, abbiamo fatto scelta di responsabilità; abbiamo scelto un’aliquota del 4,5 per mille sull’abitazione principale (chi ha figli pagherà meno di quanto pagasse nel 2007 con l’Ici), chi non ha figli pagherà più o meno quanto pagava nel 2009”.

“Più o meno si pagherà quanto si pagava lo scorso anno: abbiamo tutelato i cittadini per quanto possibile tenendo conto dei vincoli di bilancio. Per gli immobili produttivi la scelta del Comune è in perdita in quanto l’aliquota deliberata dell’8 per mille, sì che costringe i cittadini a pagare di più ma teniamo presente che il 50% va allo Stato per cui ci rimettiamo” aggiunge Massone.

Quanto alla posizione sulla centrale a biomasse, “riteniamo che, se l’impianto verrà realizzato secondo le normative in materia ambientale, possa rappresentare una risorsa per il paese. A queste condizioni siamo favorevoli” evidenzia Massone.