Economia

“Merendino di solidarietà” tra i lavoratori delle aziende in crisi: l’iniziativa dei dipendenti della cartiera Bormida

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Murialdo. Roberto ha moglie, due figli e un mutuo da 650 euro al mese da pagare. Il tutto, potendo contare su 800-900 euro appena di cassa integrazione. Una situazione simile a quella dei 40 colleghi della cartiera Bormida di Murialdo che si preparano a “festeggiare” un primo maggio senza lavoro. Insieme a loro, ci saranno altri dipendenti di aziende a rischio nel Savonese.

L’appuntamento è presso l’area picnic Isola Grande in località Lipiani ad Altare. Un “merendino di solidarietà tra e con i lavoratori delle aziende savonesi in crisi”, lo definiscono gli organizzatori. “Ci troviamo in una situazione pietosa – dice Roberto – Non si riesce ad arrivare a fine mese. Finalmente oggi ci è arrivata la cassa integrazione di tre mesi (dall’8 gennaio all’8 aprile) ma mancano ancora due mensilità, e così non si riesce a vivere né a progettare il futuro. La buona notizia è che giorni fa si è arrivato all’accordo sulla cassa integrazione straordinaria a partire da questo mese ma, con i consueti ritardi, chissà quando la percepiremo”.

“Non pensavamo di finire così – aggiunge il collega Silvio – anche perché il nostro non è un settore morto, tutt’altro. Intendiamoci: la speranza è l’ultima a morire, ma la situazione è nera”.

Intanto, sui volantini della manifestazione di domani ad Altare si legge: “Ci chiudono le fabbriche, ci tolgono la cassa integrazione, ci negano sia la pensione che il lavoro! Come possiamo reagire? Parliamone insieme, davanti a una birra e un panino”.

E ancora: “Puoi portare una salsiccia o una bottiglia di vino, puoi portare un salame o una frittata, puoi portare una bottiglia o due bistecche. Porta ciò che vuoi. Ma soprattutto porta la tua rabbia. Metteremo tutto sul tavolo e ci scambieremo idee e panini, proposte e bevande, canzoni ed opinioni”.