Economia

Baglietto, domani incontro tra Rsu e liquidatore: “Risposte su cassa integrazione e trattative con Azimut”

baglietto protesta

Varazze. A tre settimane dalla richiesta di un incontro “ad hoc”, domani mattina i rappresentanti dei lavoratori dei cantieri Baglietto di Varazze siederanno intorno ad un tavolo di fronte al liquidatore Federico Galantini. Meglio tardi che mai, sembrano dire i sindacati, che nutrono forti preoccupazioni circa il futuro del marchio varazzino.

Certo, nei giorni scorsi qualcosa s’è mosso con una serie di faccia a faccia fra Galantini e il gruppo Azimut Benelli, interessato all’acquisto, ma il silenzio che ne è seguito non prometterebbe nulla di buono. “Non sappiamo cosa sia scaturito da questi incontri, ma non ci facciamo illusioni – è il commento del segretario provinciale della Fiom Cgil Alberto Lazzari – A tre settimane dalla nostra richiesta, Galantini si è finalmente reso disponibile a relazionarci sulla situazione dei Baglietto e domani ne sapremo dunque di più. Chiederemo quale sia lo stato attuale delle trattative e come si intenda agire per la questione della cassa integrazione in scadenza ad aprile”.

Una cassa integrazione che va avanti da un anno, con i dipendenti che non hanno ancora percepito gli stipendi di gennaio e non sanno se la loro azienda sopravviverà. Il futuro dei Baglietto è legata all’offerta del gruppo Azimut, che vede il sì dei rappresentanti sindacali e che permetterebbe la ripresa della produzione con imbarcazioni “sfornate” già entro la fine dell’anno. Il tutto, però, sarebbe fermo per un mancato accordo tra l’azienda e Galantini. “Domani, a Genova, dovranno dirci se qualcosa è cambiato, o se ci siano anche altre offerte da valutare: i lavoratori non possono aspettare oltre”, conclude Lazzari.