Savona. Domani sarà il giorno degli interrogatorio per i tre savonesi arrestati nell’ambito dell’operazione dei carabinieri di Cuneo che ha smantellato un giro di droga (soprattutto cocaina, ma anche hashish e marijuana) che avrebbe interessato il basso Piemonte, Savona e Albissola, ma anche Milano e il Torinese. Antonio Sordi, Luca Venturino e Khaled Mohamed El Zaher Helmi domani avranno quindi la possibilità, se lo riterranno oppurtuno di chiarire le rispettive posizioni davanti al gip. E’ probabile però che in questa fase i tre indagati scelgano di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Gli interrogatori saranno eseguiti tutti per rogatoria nelle carceri dove, da martedì mattina, sono rinchiusi: Sordi a Marassi, Venturino al Sant’Agostino (sarà interrogato dal gip del tribunale di Savona Fiorenza Giorgi), e Helmi a Sanremo. I legali dei tre, almeno per ora, hanno preferito non sbilanciarsi: l’avvocato Francesco Ruffino, che insieme al collega Franco Aglietto assiste Venturino, non è voluto entrare nello specifico delle accuse mosse al suo cliente e della strategia difensiva: “L’ho trovato tranquillo e sereno. Stiamo continuando a studiare le carte per valutare come procedere in vista dell’interrogatorio di domani”.
“Posso solo dire che il mio cliente respinge assolutamente tutte le accuse che gli vengono contestate” è il sintetico commento dell’avvocato Paolo Nolasco che con il collega Carlo Risso si occupa della difesa del collega Antonio Sordi. “In questa fase preferisco non dire di più” ha ribadito Nolasco che sulle condizioni di Sordi si è limitato a dire: “l’ho trovato abbastanza sereno”.
I tre arrestati sono tutti molto noti a Savona per le loro rispettive attività: Sordi, 52 anni, è avvocato civilista e penalista con studio legale in via Paleocapa e residenza a Roccavignale; Venturino, 43 anni, di Albissola, imprenditore, è titolare di Liguria Diesel, concessionaria dei veicoli commerciali Iveco, con sede a Savona in corso Tardy e Benech e a Villanova d’ Albenga e la scorsa estate ha gestito anche uno stabilimento balneare a Spotorno; Helmi, egiziano, 54 anni, anche lui residente ad Albissola, è il proprietario di due kebab tra i più grossi in città: quello di corso Ricci a pochi passi dalla chiesa di Santa Rita e quello in via Gramsci.
Per tutti loro l’accusa è, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico all’avvocato Sordi, gli investigatori contestano di aver fatto da intermediario per la cessione di un chilo di cocaina da parte di Alessandro Bernucci a Stefano Pietraroia (altri due degli arrestati nell’operazione), episodio che sarebbe avvenuto nel giugno di un anno fa a Monza. Luca Venturino, secondo gli inquirenti, sarebbe stato uno dei clienti di Pietraroia, avrebbe acquistato da lui “con frequenza settimanale” cocaina in quantità variabili (tra i 25 e i 50 grammi per volta) che avrebbe poi a sua volta ceduto, in quantitativi di pochi grammi, a una cerchia di amici, fra il marzo e il luglio di un anno fa. Due invece gli episodi di spaccio di cocaina (in quantitativi di 25 e 50 grammi) che risalirebbero alla primavera dello scorso anno quelli contestati all’egiziano Khaled Elmi che avrebbe visto come acquirente Stefano Pietraroia.
Il blitz che li ha portati in manette, eseguito dai carabinieri dei reparti operativi di Cuneo, Savona, Imperia, Torino e Milano (coordinato dal colonnello Francesco Laurenti, ex comandante provinciale dell’Arma a Savona e ora alla guida del Comando provinciale di Cuneo) era scattato all’alba di martedì, con la notifica di dodici ordinanze di custodia cautelare e decine di perquisizioni. In provincia di Savona le misure avevano riguardato appunto Sordi, Venturino e Helmi.