Savona. Effetto domino nella querelle su Marco Pozzo, finito nell’occhio del ciclone per gli audio della commissione cosiliare in cui chiede un maggior numero di riunioni di commissione perché “altrimenti qui non si guardagna un c…”. Pietro Li Calzi, segretario provinciale del Psi, ha appena rassegnato le dimissioni.
Spiega Li Calzi: “Le circostanze di questi ultimi giorni ci hanno messo di fronte a quella che io ho sentito essere una grave responsabilità in ordine alla posizione che il mio partito avrebbe dovuto assumere di fronte ai propri elettori e all’opinione pubblica, rispetto alle ben note vicende. Questa responsabilità mi ha portato a sentirmi in obbligo, in quanto segretario provinciale del Psi, di tutelare l’immagine del mio partito attraverso l’assunzione di una posizione nella quale i nostri iscritti, i nostri elettori e l’opinione pubblica, avrebbero potuto a buon diritto riconoscersi”.
La bufera si è scatenata sull’intera compagine socialista dopo la diffusione degli audio da parte del Movimento 5 Stelle: nella registrazione pubblica Pozzo, pensando di non essere incluso nell’audio, chiede al presidente della commissione Zunino più riunioni così da guadagnare di più. Pozzo ha rimesso il suo mandato da consigliere comunale e capo gruppo del Psi.
“Purtroppo – osserva Li Calzi – dalle notizie apparse nella giornata odierna sui quotidiani locali, è di tutta evidenza che io non sia riuscito in questo intento, facendo perdere al Psi l’occasione per dare un segnale di vero rinnovamento verso tutta la cittadinanza. Così come sono rammaricato dalla ridda di commenti che sono usciti a margine della riunione della segreteria e che non ne rappresentano la posizione ufficialmente assunta”.
Pietro Li Calzi, quindi, ha comunicato di aver assegnato ufficialmente le mie dimissioni dalla carica di segretario provinciale del Psi.
