India. Quasi un mese e mezzo di attesa per una sentenza che tarda ad arrivare. E’ quella sulla libertà su cauzione per l’albenganese Tomaso Bruno e la torinese Elisabetta Boncompagni, condannati all’ergastolo in India per la morte del loro amico Francesco Montis durante una vacanza a Varanasi.
E’ dal 15 dicembre che i genitori del ragazzo ingauno aspettano la decisione dei giudici indiani: non tanto perché sperino in un “sì”, ma piuttosto perché questo accelererebbe l’iter verso il processo d’Appello.
“Questa notte abbiamo scritto all’avvocato che non fa altro che dirci di avere pazienza e che la sentenza arriverà a breve – racconta Luigi Euro Bruno, papà di Tomaso – Di sicuro, comunque, non questa settimana, visto che oggi e domani in India è festa nazionale. La speranza è che la situazione si sblocchi a partire da lunedì 29 gennaio”.
“Siamo tornati due settimane fa dall’India, con la morte nel cuore – dice Bruno – Tomaso però sta mostrando una forza incredibile: non vuole che andiamo così spesso a Varanasi, non vuole che ci stressiamo né che contiuiamo a spendere soldi in trasferte e aerei. Il dialogo con lui avviene attraverso mail e lettere che ci fa avere il suo avvocato. Ogni 15 giorni gli spediamo giornali e libri: vuole informarsi di ciò che accade in Italia, così da essere aggiornato per quando tornerà nel suo Paese”.
Intanto, gli amici del giovane sono pronti ad alzare di nuovo la voce: sabato mattina si riuniranno per decidere le iniziative da portare avanti per accendere nuovamente i riflettori sulla vicenda: da tempo si parla di un concerto a Torino, città natale di Elisabetta, ma i ragazzi hanno in mente anche altri eventi ad hoc.
Tomaso Bruno insieme all’amica Elisabetta Boncompagni è rinchiuso nel carcere indiano di Varanasi da quasi due anni. I due ragazzi sono stati condannati all’ergastolo per la morte del loro amico Francesco Montis, trovato agonizzante nella camera d’albergo che i tre condividevano a Varanasi. Omicidio, è la tesi dell’accusa, mentre la difesa ha sempre sostenuto si sia trattato di morte per cause naturali.