Albenga. Dovrebbe arrivare per la giornata di domani (lunedì 26 o al massimo per mercoledì 28 settembre) la decisione della corte indiana in merito alla richiesta di libertà su cauzione presentata dai legali di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due italiani rinchiusi in carcere a Varanasi in India per la morte di Francesco Montis, accusati di omicidio e condannati in primo grado alla pena dell’ergastolo.
Intanto i genitori del ragazzo albenganese si preparano a tornare in India per assistere ad una fase cruciale della lunga vicenda giudiziaria, non solo per la richiesta di libertà su cauzione, ma anche per il ricorso presentato e accolto dall’Alta Corte Indiana sul processo di appello nei confronti di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni. L’Alta Corte Indiana ha inoltre emesso un’ordinanza al tribunale di Varanasi affinché venga trasmessa con celerità tutta la documentazione del caso in esame.
I genitori di Tomaso Bruno sperano che il processo d’appello possa quindi partire velocemente, anche perchè, se i tempi saranno rispettati, ci vorrà almeno un altro anno prima di avere una sentenza. Una cosa importante sarebbe almeno l’accoglimento da parte della giustizia indiana di far uscire dal carcere i due italiani e affrontare così in una condizione diversa la prossima fase dibattimentale.