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Savona, furto in appartamento: 41enne “inchiodata” dalle impronte digitali, condannata

impronte digitali

Savona. Il 25 febbraio del 2008, con l’aiuto di un ragazzino di 12 anni, si era introdotta in un alloggio di via alla Marina a Savona e l’aveva svaligiato. Una quarantunenne, Pamela Iovanovic, di nazionalità serba, era riuscita a farla franca, ma, grazie agli accertamenti degli investigatori, è stata incastrata dalle tracce della sua mano. La donna aveva infatti lasciato dei segni sulla porta dell’appartamento che sono risultati compatibili con le sue impronte digitali (che erano inserite nella banca dati delle forze dell’ordine, l’archivio Afis ovvero il Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte).

La donna (che risulta però irreperibile) stamattina è stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione in tribunale a Savona per l’accusa di furto aggravato. Dall’appartamento aveva rubato diversi gioielli ed orologi per un valore di qualche migliaia di euro.