Cronaca

Luca Salvatico, 17 mesi di “buio”. La moglie: “Sono solo stanca”

Luca Salvatico

Murialdo. Diciassette mesi di indagini e nessun elemento che faccia intravedere una pista valida da seguire per risolvere il mistero della scomparsa di Luca Salvatico. L’infermiere di Murialdo non ha lasciato tracce, tranne quelle inquietanti macchioline di sangue trovate all’interno della sua Toyota Yaris abbandonata frettolosamente sul ciglio della strada, tra Bardineto e Toirano, all’alba del 22 marzo 2010.

Quelle gocce di sangue che hanno sporcato parabrezza, specchietto retrovisore, radio e finestrino del passeggero, sono certamente di Luca. Questo è uno dei pochissimi elementi sui quali non vi sono dubbi. Tutto il resto è un susseguirsi di supposizioni che non hanno trovato alcun riscontro. Allontanamento volontario, rapimento, suicidio, omicidio: tutte le ipotesi restano aperte. Soprattutto nella mente della moglie dell’infermiere, Roberta Oddone, che non ha più convinzioni, ma solo una flebile speranza.

“Siamo ad un punto morto e, se fino a poco tempo fa la tensione mi teneva viva, adesso comincia a prendere il sopravvento la stanchezza – dice Roberta – Non c’è un’ipotesi che mi sembra più plausibile delle altre: potrei credere a tutto e all’esatto contrario. Per me ormai l’unica cosa importante è sapere. Dagli inquirenti non abbiamo alcuna novità. Capisco che con il passare del tempo l’attenzione di tutti, compresa quella dei media, cali, ma per noi è sempre come il primo giorno”.

Il 22 marzo 2010 Luca Salvatico è uscito di casa all’alba per andare al lavoro al Santa Corona di Pietra Ligure. Qualche ora dopo la sua macchina verrà ritrovata abbandonata lungo la strada, in frazione Carpe a Toirano, con la portiera del passeggero ancora aperta, e documenti, cellulari e sigarette abbandonate sul sedile. Giorni e giorni di ricerche in una zona che risulta essere molto impervia non hanno portato ad alcun risultato. Solo i cani hanno fiutato l’odore dell’uomo fino a circa un chilometro dal luogo del ritrovamento della sua Toyota, all’altezza della discoteca Domina. Poi, più nessuna traccia.