Savona. Lo sport, da sempre, è fatto di alti e bassi. Cicli che si aprono, giungono all’apice e si chiudono. Stagioni trionfali che si alternano ad annate opache e deludenti. Vale per i singoli atleti, ma è così anche per le società impegnate nello sport di squadra. Mai nessuno lo ha potuto constatare con tanta evidenza quanto gli appassionati della provincia di Savona dove, nel giro di pochi mesi, c’è stata una vera e propria rivoluzione, amara quanto rapida.
E’ sufficiente tornare indietro di qualche mese per contemplare un panorama ricco di soddisfazioni. Aprile, inizio maggio. La Tirreno Power Riviera Basket, anche se qualcosa inizia a scricchiolare a causa della vicenda del suo presidente, fa sua la regular season e, con imprese sofferte ma degne di una grande squadra, supera quarti, semifinali e si aggiudica la finale. Il 5 giugno conquista la promozione in serie A Dilettanti.
A poche centinaia di metri di distanza, qualche settimana prima, il 17 aprile, il Sabazia EcoSavona, dopo un lungo testa a testa, aveva steso definitivamente il Parabiago. Per la società del presidente Dario Zucchi una cavalcata trionfale: 24 vittorie in 26 partite e una promozione in serie B1 meritatissima. Il sodalizio gialloblu confermava: anche nella categoria superiore giocheremo al pallone Siri, la grande pallavolo sarà di scena a Vado. Le nubi di una crisi inattesa erano ancora lontane.
Era primavera anche per la pallanuoto. La Carisa Rari Nantes Savona, da alcuni mesi finalmente tornata a giocare in corso Colombo, il 27 aprile liquida il Panionios di Atene e, a distanza di cinque anni, riporta nella sua bacheca la Coppa Len. E non solo: grazie ad una strepitosa gara 2, porta alla bella la Pro Recco nella finale scudetto, regalando un’altra serata memorabile nella piscina savonese.
Solamente quattro mesi fa pure il calcio locale si illudeva. Il Savona guidato da Luciano Foschi sembra aver cambiato marcia e corre a grandi passi verso i playoff. In Eccellenza la Cairese si trova al comando e in Val Bormida qualcuno inizia a riassaporare la serie D. In ambito femminile, il Vado dà vita ad un’emozionante lotta a tre per il vertice. L’epilogo non è stato dei migliori: gli striscioni non hanno raggiunto gli spareggi promozione, i gialloblu sono scivolati al terzo posto, le vadesi hanno perso la scia della Girls Sanremese.
I motivi per gioire, però, erano tanti. Nel basket c’è un Pool 2000 Loano che, alla sua prima stagione, si assicura la permanenza in serie C Dilettanti con largo anticipo. In campo femminile, la Cestistica approda ai playoff mentre l’A.P.S. li vince e festeggia la promozione in serie B d’Eccellenza. Nella pallavolo Laigueglia e Albisola tra le donne e Sabazia tra gli uomini esultano per l’approdo in serie C. Tornando al calcio, gioia anche nelle serie minori: salgono di categoria Finale, Quiliano, Bragno, Calizzano, Borghetto Santo Spirito, Albingaunia. Inoltre Altarese e Calizzano trionfano in Coppa Liguria.
Altri sport non festeggiano, ma ci vanno vicini. Il Cus Savona Rugby resta fino alla fine in corsa per la promozione; il Savona di hockey su prato accede agli spareggi per salire in serie A2; il Savona di tennistavolo sogna a lungo l’approdo in serie D1; i Pirates di football americano disputano i playoff.
Tutti questi sono ricordi recenti, freschi nella mente di chi li ha vissuti. Nel giro di poco tempo hanno lasciato spazio alle note stonate. Con un rapido e incessante susseguirsi di notizie, un autentico “effetto domino”, lo sport savonese ha dovuto fare i conti con fallimenti, rinunce e tanti ridimensionamenti.
Basket e pallavolo hanno perso le loro società di punta. Il Riviera, sommerso dai debiti, è scomparso. La Polisportiva Vadese non ha più potuto garantire coperture economiche sufficienti al Sabazia e così i gialloblu hanno dovuto rinunciare alla serie B1. L’Amatori Pallacanestro Savona, reduce dalla promozione in serie B femminile, non si è iscritta. Fuori dai giochi anche il Savona Volley: la crisi che lo ha investito durante la stagione era irreversibile; terminato il campionato ha poi gettato la spugna.
Cosa resta? Nella palla a spicchi il Pool 2000 Loano, in serie C Dilettanti, ha avuto qualche titubanza ma è poi riuscito a ripresentarsi al via con il compito di rappresentare l’apice del movimento cestistico maschile in Liguria. Tra le donne la Cestistica Savonese giocherà ancora la serie B, in un girone ridotto da 11 a 10 squadre. Nella pallavolo maschile, il Sabazia lo ritroviamo in serie C in un girone che conterà solo 11 formazioni. L’unica novità positiva è il ritorno dell’Albisola Volley in serie B2, con l’acquisizione del titolo sportivo, senza però ambizioni di promozione.
Per quanto riguarda lo sport più praticato, il calcio, il declino pare inarrestabile. Il Savona si conferma ai nastri di partenza della Seconda Divisione, ma recentemente il presidente Andrea Pesce ha reso noto l’addio di alcuni sponsor. Nessuna spesa folle, quindi, e un lungo campionato da disputare con un occhio attento al bilancio. La parola d’ordine, da levante a ponente, è stata ridimensionamento. A partire dalle formazioni di Eccellenza, ossia Cairese, Finale, Vado e Veloce, la prima regola è stata spendere meno dello scorso anno. Ingaggi in parte ridotti, basta con gli eccessi. Ma il dato più preoccupante è rappresentato dalla sparizione di ben quattro squadre: Calizzano, Villanovese, Laigueglia, Martina Sassello. Il paragone rispetto ad un ventennio fa è impietoso: le società si sono quasi dimezzate.
Anche uno sport tradizionalmente forte e radicato nella città di Savona quale la pallanuoto ha scelto di stringere la cinghia. La Rari Nantes Savona, pur dovendo affrontare campionato e Champions, ha deciso di non svenarsi e investire la maggior parte delle risorse nei giovani. La crisi è diffusa a livello nazionale, quindi i biancorossi saranno ancora tra i più forti in serie A1, ma la Pro Recco è sempre più distante.
Gli sportivi savonesi, pertanto, si apprestano a vivere una stagione che non lascia presagire grandi acuti. Il successo, ormai, per la maggior parte delle società, è rappresentato dal mantenere la categoria che occupano. Spesso l’obiettivo è sopravvivere. Difficile, se non impossibile, pensare in grande in un territorio che pare completamente disinteressato a farsi conoscere e notare con lo sport di alto livello. Senza cospicui aiuti da parte di imprenditori, non si può arrivare lontano.
Persi buona parte dei suoi fiori all’occhiello, lo sport savonese, sia sulla costa che nell’entroterra, è comunque pronto, grazie agli sforzi dei tanti e volenterosi dirigenti, ad organizzare eventi e manifestazioni, a preparare tornei, campionati, gare di ogni genere. La base su cui si poggiano soffre economicamente ma c’è ancora, con la voglia di andare avanti.
Dagli innumerevoli risultati delle ragazze del nuoto sincronizzato ai tanti allori della Canottieri Sabazia, dagli atleti del karate e delle altre arti marziali ai tanti podisti che si sfidano sulle strade locali, dalle centinaia di tennisti, velisti, nuotatori, ginnaste, ciclisti, schermidori, dalle tante partite di pallavolo e basket a quelle di calcio, rugby, hockey, football. Dai bambini alle prime armi ai veterani che non si stancano di mettersi alla prova. La nuova stagione è pronta a partire e lo sport savonese può sempre contare su un notevole numero di appassionati e praticanti. Forse non ci faranno sognare in grande, ma ci faranno divertire.







