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Tasso ucciso a Quiliano, identificati i responsabili. L’Enpa: “Ora punizione esemplare”

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Quiliano. Dopo la “taglia” messsa a disposizione da un’imprenditore savonese per individuarli, ieri, dovrebbero essere stati individuati i responsabili della barbara uccisione di un tasso a Quiliano l’animale era stato legato per le zampe al paraurti di una macchina, trascinato per una decina di metri e quindi schiacciato facendo retromarcia). Si tratterebbe di due diciottenni quilianesi i cui nomi sono stati segnalati da un testimone. “La taglia e gli appelli dell’Enpa ai propri associati della zona hanno convinto chi sapeva a fare i nomi dei due ragazzi che hanno torturato ed ucciso un tasso a Quiliano” spiegano dalla sede dell’associazione animalista savonese.

“Il segnalatore ci ha però contattato – aggiungono dalla Protezione Animali – per dire che rinunciava al premio in favore delle loro attività di soccorso della fauna selvatica (già 650 quest’anno, tra cui 4 tassi, gli animali soccorsi)”.

I responsabili rischiano la reclusione da 3 a 18 mesi e l’Enpa, che si costituirà parte civile, spera “in una punizione esemplare e magari nella condanna aggiuntiva ad andare a raccogliere, in aiuto al Servizio Veterinario, le spoglie degli animali trovati morti”. “Occorre infatti dare un segnale alle troppe persone che maltrattano gli animali – continuano dall’Enpa -. Nella provincia di Savona, che peraltro non è peggiore delle altre italiane,maltrattamenti e comportamenti illeciti contro gli animali e chi se cura sono all’ordine del giorno, soprattutto in estate, quando tra migliaia di turisti onesti si annidano balordi che portano in riviera le loro turbe”.

“A Pietra Ligure, Spotorno e Varazze si spara ai gabbiani dalle finestre, un po’ dappertutto si scopano dai balconi e dai tetti i nidi di colombi, gabbiani o rondini. A San Fedele di Albenga, per la seconda volta quest’anno e dopo quattro anni consecutivi, un albenganese ha abbandonato sul sagrato della chiesa la solita cucciolata di gattini neonati della sua gatta; gli sconsolati volontari dell’Enpa che da anni si offrono di sterilizzargliela gratuitamente, tenteranno di salvarli con un difficile svezzamento artificiale; mentre vicino a Villa Assunta a Pietra, come a Pinamare di Andora, ogni giorno qualcuno butta via (è vietato) il cibo che i volontari portano per le locali colonie feline” denunciano dall’Enpa.

“Di certo le pubbliche amministrazioni e la politica non danno il buon esempio; molte polizie municipali, alle quali le leggi affidano espressamente il compito di tutelare gli animali e perseguire i reati a loro danno, sono impreparate e demotivate, come i loro sindaci, inadempienti nella raccolta dei cani randagi e nel soccorso dei gatti liberi feriti, malati e traumatizzati. E mentre il gabbiano di Pietra Ligure, preso a fucilate in centro città, moriva malgrado le cure dei veterinari dell’Enpa, il consigliere regionale Francesco Buzzone, paladino dei cacciatori, proponeva di sparargli legalmente, colpevoli di cercare nelle città il cibo che la pesca professionale e sportiva sottrae loro nel mare” concludono i volontari dell’associazione.