Economia

Finale Ligure, l’Associazione Albergatori contro l’orario estivo delle poste

Finale Ligure - poste

Finale Ligure. Gli albergatori finalesi stigmatizzano l’orario estivo delle poste, che penalizzano il territorio che vede quadruplicare l’utenza durante la stagione balneare. “Questo orario è stato deciso dall’azienda, nonostante le lamentele degli scorsi anni, per meri problemi organizzativi interni che nulla hanno a che vedere con le reali necessità degli uffici locali che, nel periodo estivo, aumentano considerevolmente la loro utenza, complice il carico turistico alberghiero e residenziale” afferma Marco Marchese, a nome del direttivo dell’Associazione Alberghi e Turismo di Finale Ligure, Varigotti e Valli del Finalese.

“Anche se le Poste Italiane sono diventate dal 1998 una Società per Azioni, non si può comunque tacere il suo servizio di pubblica utilità che deve essere concertato con la amministrazione locale, le forze economiche e la cittadinanza che è utente di tale servizio – aggiunge Marchese – E’ chiaro che una simile azione rechi un disservizio ai turisti contrastando gli sforzi fatti dalla nostra associazione che cerca da tempo di fornire servizi integrativi per una migliore vacanza”.

L’albergatore prosegue: “Lo dimostra il successo riportato dal recente progetto Magic Card, in collaborazione con il Comune, con la quale si può usufruire di una navetta circolare gratuita per tutto il giorno e di numerosi altri vantaggi che si possono scoprire visitando il sito www.visitfinaleligure.it. E’ anche opportuno rimarcare le infinite code alle quali sono sottoposti i cittadini finalesi, gli operatori economici, gli albergatori in seguito a queste restrizioni di orario; ancora maggior disagio soffre la categoria del personale delle aziende ricettive che, avendo tutte le mattine impegnate al lavoro, deve spostarsi a Pietra Ligure per poter effettuare operazioni di sportello pomeridiane”.

Poi un’esortazione: “Come logica conseguenza – dice Marchese – la nostra associazione invita i propri associati e tutti i loro dipendenti a valutare la chiusura dei rapporti in essere con le Poste Italiane Spa e di trasferirli presso le aziende bancarie con le quali l’associazione ha attive interessanti convenzioni”. “Analoghe iniziative saranno prese prossimamente dagli organi associativi provinciali” conclude.