Il 23 febbraio scorso, durante il burrascoso Consiglio Regionale che votava le modifiche alla legge detta Piano Casa, veniva sottoscritto e approvato all’unanimità il testo di un ordine del giorno promosso dal Gruppo PdL con il quale il Presidente Burlando si impegnava formalmente a presentare entro novanta giorni una bozza organica per correggere e migliorare la legge sugli alberghi, legge 1 del 2008, la cd Legge Ruggeri,che prevedesse meccanismi di ampliamento per gli alberghi in particolare e una proposta di legge per le attività produttive in genere, agricole, artigianali, commerciali e industriali.
Naturalmente i novanti giorni sono trascorsi e della proposta di legge nemmeno l’ombra. Ne abbiamo chiesto le ragioni al Presidente in una interrogazione a risposta immediata.
Tanti imprenditori si sono rivolti a noi chiedendo a gran voce che vengano prese in considerazione le richieste del settore alberghiero, in particolare di estendere la possibilità di ampliamento del Piano Casa, attraverso una D.i.a, anche alle attività produttive, quindi anche agli alberghi. Disattesa l’opportunità fornita dal Piano Casa,che avrebbe potuto semplificare le procedure di ampliamento delle attività produttive, la Giunta Burlando persevera nella sua scarsa attenzione verso la categoria alberghiera penalizzata ulteriormente da questo ritardo.
Ancora una volta l’industria alberghiera viene considerata dalla Giunta regionale “figlia di un Dio minore”, e con la sua inerzia e incapacità amministrativa nulla realizza per tutelare e incentivare la forte vocazione della nostra splendida regione. E il silenzio dell’Assessore al Turismo, che in campagna elettorale si era presentato come il paladino, il Santo protettore degli albergatori, è ancora più pesante.
Marco Melgrati, consigliere Regionale Pdl