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Savona, possesso ingiustificato di arnesi da scasso: 26enne patteggia

Savona Tribunale

Savona. Sei giorni di reclusione in continuazione con una precedente condanna. E’ questa la pena patteggiata questa mattina, in tribunale a Savona, da Dario Saitta, il 26enne savonese, già ben noto alle forze dell’ordine e con numerosi precedenti specifici, che stavolta doveva rispondere dell’accusa di possesso ingiustificato di arnesi da scasso. Saitta, nel luglio scorso, aveva patteggiato otto mesi di reclusione e 400 euro di multa per furto aggravato. Prima di quell’episodio, nel giugno scorso, era finito in manette dopo che aveva tentato di rubare all’interno di un bar di piazzetta della Rovere. Pochi giorni dopo l’uomo era poi stato trovato in possesso di alcuni “attrezzi del mestiere” e, non avendone giustificato il possesso, era stato denunciato. Proprio per quell’accusa è stato processato questa mattina.

Nell’ultimo processo a suo carico Saitta era stato arrestato per aver cercato di forzare la porta del “Caffè delle donne” di Savona. Il 26enne era stato trovato in possesso di numerosi “attrezzi” da scasso, di alcune bottiglie e di circa una ventina di confezioni di caramelle frutto di un altro furto. La polizia aveva infatti accertato che il 26enne, prima del “Caffè delle donne”, aveva preso di mira la bocciofila “La Familiare” di via Scarpa, sempre a Savona, dove era entrato forzando una finestra.