Vado L. Non si fermano le indagini della Procura di Savona nell’ambito dell’operazione “Dumper” che ha portato in manette Roberto Drocchi, Pietro Fotia, Mario Taricco e Andrea Balaclava, tutti accusati a vario titolo di corruzione continuata, falsità in atti pubblici, occultamento di documenti contabili, corruzione, dichiarazioni fiscali fraudolente e riciclaggio. Domani infatti a Palazzo di Giustizia saranno interrogate alcune persone come “informate sui fatti” (nessuno degli indagati quindi, almeno per domani).
Secondo quanto trapelato invece Roberto Drocchi, funzionario del Comune vadese e presidente del Riviera Vado Basket, dovrebbe essere sentito nei prossimi giorni, probabilmente venerdì. Gli inquirenti sembrano non credere alle mezze ammissioni del funzionario del Comune vadese e presidente del Riviera Vado Basket, ossia a quella di aver intascato soldi da alcuni imprenditori (Pietro Fotia della Scavo-Ter, Andrea Balaclava) con l’intento di fare cassa esclusivamente a favore della squadra di basket. Questo perché Balaclava, ad esempio, fornisce un’altra versione dei fatti (ossia di non sapere che i soldi dati a Drocchi sarebbero serviti per la squadra) e poi per la questione della doppia fatturazione delle sponsorizzazioni (la differenza non dichiarata sarebbe finita, secondo l’accusa, nelle tasche dell’esponente Pd).
Intanto le fiamme gialle e gli uomini della polizia giudiziaria continuano ad effettuare accertamenti a 360° sugli affari della Scavo-ter e sui lavori che l’azienda svolgeva per gli enti pubblici.
