Cronaca

Inchiesta fondi per gli oratori: la solidarietà dei parrocchiani a don Magnano

Cattedrale Savona diocesi

Savona. I gruppi parrocchiali dell´Unità Pastorale San Francesco da Paola – San Lorenzo si schierano al fianco del proprio parroco, don Angelo Magnano, responsabile comunicazione della Diocesi savonese, indagato nell’inchiesta sui fondi regionali per gli oratori.

“Senza negare le difficoltà che sta vivendo la comunità cattolica savonese, vorremo evidenziare che la campagna sensazionalistica posta in essere da alcuni organi di informazione rischia di dare un’immagine distorta delle vicende in essere che può trarre in inganno chi non le conosca a fondo – si legge in un comunicato – A questo proposito, e a seguito di alcuni articoli apparsi sui quotidiani savonesi nei giorni scorsi, i Gruppi di animazione dell’Unità Pastorale San Francesco da Paola – San Lorenzo intendono esprimere la loro piena, totale e incondizionata fiducia nella persona e nell’operato del proprio Parroco Don Angelo Magnano”.

“Don Angelo è per noi un sacerdote ed un uomo di grandi valori, di totale trasparenza sia riguardo al proprio operato dal punto di vista pastorale sia per quanto concerne la gestione economica dell’Unità Pastorale. Vogliamo perciò esprimergli il nostro ringraziamento e la nostra ammirazione per l’infaticabile impegno con cui si è sempre profuso per la crescita della comunità parrocchiale, favorendo in particolare uno spirito di amicizia e collaborazione che permette lo svolgimento di attività caritative, catechistiche, educative e di accoglienza che coinvolgono un notevole numero di operatori e collaboratori”.

“E’ proprio perché conosciamo la sua generosità – si legge ancora nella nota – è per noi motivo di grande dolore saperlo coinvolto, suo malgrado, in vicende che riteniamo essergli completamente estranee e delle quali siamo certi non abbia alcuna responsabilità o colpa. Don Angelo è un punto di riferimento per la nostra comunità, esempio di abnegazione e di impegno per una Chiesa di Cristo vicina agli ultimi e a tutte le persone. Vogliamo perciò esprimere con forza il nostro disappunto, condannando il clima da caccia alle streghe che si sta alimentando intorno alla nostra chiesa diocesana, e significare a Don Angelo e ai suoi confratelli la nostra vicinanza in questo difficile momento che insieme a lui sapremo condividere e superare”.

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