Cronaca

Processo Don Lu, attenuanti generiche non concesse: il 17 febbraio la sentenza

Palazzo di Giustizia (Tribunale) di Savona

Savona. Abuso della qualità di ministro di culto: questa l’aggravante di cui hanno tenuto conto i Pm Giovanni Battista Ferro e Alessandra Coccoli nella richiesta di pena avanzata a carico di Don Luciano Massaferro, il parroco arrestato due anni fa ad Alassio con l’accusa di aver abusato di una dodicenne.

La pubblica accusa nel formulare la richiesta è partita da una pena base di cinque anni e sei mesi. L’esclusione delle attenuanti generiche ha innalzato a sette anni e tre mesi la pena prospettata, considerando anche il particolare ruolo del sacerdote e la sua posizione di guida pastorale all’interno della parrocchia alassina. Il fatto poi che le molestie siano state reiterate nel tempo ha indotto i Pm, alla fine, a chiedere sette anni e sei mesi di reclusione.

Il vice parroco che all’epoca dei fatti contestati affiancava Don Luciano Massaferro, ascoltato dai magistrati per capire meglio le dinamiche dell’epoca, non ha né confermato né smentito se e come la bimba aiutasse Don Luciano durante il giro di benedizioni (momenti nei quali si sarebbero consumati gli abusi). Lo stesso vice parroco ha specificato che l’attività di benedizione delle case era stata suddivisa in zone e che ciascuno svolgeva la propria attività separatamente.

Al termine della discussione il Collegio dei Giudici, come previsto, ha rinviato il processo al prossimo 17 febbraio per le repliche e, salvo imprevisti, la tanto attesa sentenza.