Savona. Non si ferma l’inchiesta della Procura savonese sull’Italiana Coke di Bragno. Dopo il sequestro preventivo dell’impianto di depurazione delle acque, le audizioni di persone “informate sui fatti”, l’acquisizione di documentazione varia negli uffici dello stabilimento, negli ultimi giorni, il sostituto procuratore Danilo Ceccarelli, titolare dell’indagine, ha nominato alcuni periti.
I tecnici avranno il compito di compiere accertamenti e verifiche a 360° sulla cokeria e sugli effetti che produce a livello ambientale. Sugli sviluppi dell’inchiesta la Procura savonese nulla lascia trapelare e viene mantenuto il più stretto riserbo.
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